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Varese - Franco Castiglioni, candidato PdL in Regione, interviene nel dibattito politico che ha coinvolto il futuro ospedale del bambino e della mamma
"La campagna elettorale lasci stare il Del Ponte"
«Siamo seri, l’argomento dell’Ospedale del bambino di Varese è questione troppa delicata e che merita approfondimenti in ben altra sede che la campagna elettorale. A tutti i candidati quindi chiedo di togliere dall’agenda di propaganda l’argomento del Del Ponte». Franco Castiglioni non ci sta a entrare nella bagarre propagandistica scatenatasi sull’ospedale Del Ponte di Varese, «anche se – spiega – l’argomento mi vede sensibile per una serie di motivi. Quello dei bambini è un tema che vivo in famiglia poiché mia moglie è una pediatra di esperienza ultraventennale e poi sull’ospedale di Varese credo che si debba avere una visione che superi gli steccati del campanilismo. Detto questo, mi stupisco che i più accaniti detrattori del progetto non imposero la loro contrarietà ai tempi in cui vennero prese le decisioni, presupponendo che quelle idee, di contrarietà, fossero le stesse che oggi vendono in campagna elettorale. Quel che mi inquieta però e che tutta questa opposizione, emersa in campagna elettorale, possa essere funzionale solo a conquistare una manciata di voti».
Castiglioni poi entra nel merito: «Penso che un ospedale specialistico così come sarà deve essere pensato per poter servire un’area più vasta di Varese città e provincia. Penso, infatti, che un polo specialistica possa interessare anche le province di Como, Verbania, Novara e lo stesso Canton Ticino. Quindi la discussione dovrebbe avere per lo meno un respiro regionale, cosa che per altro ha avuto in fase di approvazione del progetto».
Ma «non possiamo però dimenticare che la situazione economica è completamente cambiata anche solo rispetto agli ultimi due anni. Perciò occorre avere un quadro ben preciso delle reali necessità e, soprattutto, dei numeri legati alla medicina infantile. Vorrei anche essere tranquillizzato sul fatto che un polo certamente specialistico e sicuramente importante abbia le risorse necessarie, senza penalizzare economicamente il sistema dei presidi di primo e secondo livello del territorio. Come si può ben vedere l’argomento richiede riflessioni ben più ampie e qualificate di facili slogan da campagna elettorale. E Per tale ragione faccio appello a tutti i candidati di sfilare dalle loro agende propagandistiche l’argomento Ospedale del bambino».
Giovedi 14 Febbraio 2013
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