Varese - Il segretario Matteo Bianchi, i militanti e i candidati del Carroccio in appoggio a Roberto Maroni per la sfida a Regione Lombardia, saranno presenti in piazzale Kennedy con un volantinaggio
Un sabato al mercato per la Lega Nord
"La Lombardia si sveglia presto. Prima i nostri!". E' questo lo slogan ideato dalla segreteria provinciale della Lega Nord Varese per l'iniziativa fissata domani, sabato 16 febbraio, alle ore 8.00, presso il mercato di Varese. Il segretario Matteo Bianchi, i militanti e i candidati del Carroccio in appoggio a Roberto Maroni per la sfida a Regione Lombardia, saranno presenti in piazzale Kennedy con un volantinaggio per sensibilizzare il mondo della politica e i cittadini circa la presenza sempre più marcata di ambulanti stranieri nel mercato di Varese e in quelli dell'intera provincia.
«Varese, come le altre città del territorio, deve puntare al rilancio della sua area mercato - spiega Marco Pinti, segretario cittadino di Varese -. Bisogna che la competenza del commercio ambulante passi in mano alla Regione. Dopodiché, oltre ai controlli della Polizia locale sulle assegnazioni, basterà istituire l'obbligatorietà di un certo standard qualitativo dei prodotti. Questo per evitare, come avviene oggi, che i nostri prodotti artigianali e agricoli a chilometri zero vengano penalizzati da paccottiglia a basso costo. Oggi l'area mercato è squalificata per via di una concorrenza sleale che ha portato i nostri ambulanti a soccombere di fronte a un'offerta di scarsissima qualità".
Ma non solo. La Lega chiede anche che vengano riviste «quelle regole attuali che privilegiano stranieri ed extracomunitari nell'assegnazione di case popolari e sussidi comunali - afferma il segretario provinciale Matteo Bianchi -. Vogliamo che le regole siano d'ora in avanti delegate alle Regioni e agli Enti locali e che questi possano valutare le questioni caso per caso, rimodulando i parametri per un nuovo e migliore equilibrio».
L'obiettivo è tornare a dare priorità ai diritti dei cittadini lombardi che con il proprio lavoro e quello delle generazioni precedenti hanno di fatto costruito il sistema di produzione di welfare del territorio. «La regola è semplice è deve essere chiara - conclude Bianchi -. Prima i lombardi, poi, se c'è lavoro, spazio e soldi arrivano gli altri».