Fa il pieno di persone Umberto Ambrosoli sulla Varesina. Il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra ha fatto tappa venerdì mattina in tutte e tre i comuni (Saronno, Tradate e Malnate) che nelle ultime tornate elettorali hanno visto vincere la coalizione che lo sostiene. A partire da Saronno, devo il sindaco Luciano Porro lo ha accolto in un’affollata villa Giannetti, fino ad arrivare a Tradate, dove il primo cittadino Laura Cavalotti lo ha accolto in un’affollata piazza Mazzini (la piazza del Municipio).
Erano presenti almeno un centinaio di persone che hanno salutato il candidato presidente della Regione. «Qui a Tradate c’è la dimostrazione che la Lega si può battere, e possiamo farlo anche regione con persone come lei» ha esordito la Cavalotti. «Siamo qui per imparare - ha risposto Ambrosoli -. La drammaticità del momento ci impone di unirci, non di dividerci in nome di un'identità lombarda che sembra solo una scusa, ognuno ha la propria identità. La nostra malattia è sempre stata pensare che siamo destinati alla sconfitta ma questa volta non sarà così». Con Ambrsoli c'erano anche gran parte dei candidati al consiglio regionale delle diverse liste che lo sostengono. 

Anche a Malnate Ambrosoli è stato accolto da una folla di un centinaio di persone che lo hanno atteso nella sala conferenze della pasticceria vicino al Comune. Ad accoglierlo il sindaco Samuele Astuti. Insieme hanno dato vita a un piccolo comizio con Ambrosoli che si è dimostrato molto dinamico ed anche ironico nei confronti del proprio principale avversario alla Regione: «La lega ha smesso di parlare del 75 per ceto di tasse quando ha capito di aver detto una bufala, e glielo abbiamo fatto capire noi conti alla mano - ha dichiarato Ambrosoli -. Allora cosa hanno pensato di fare? Hanno preso il nostro programma, hanno iniziato a leggerlo e lo hanno copiato. Un onore per noi, ma sembra quasi di avere l’eco».
Dopo aver parlato di sanità, del ruolo delle donne, di meritocrazia, si è rivolto ai presenti con un appello: «È la partecipazione si settimana prossima che potrà portare al cambiamento. Il vostro non sarà un piccolo voto, come vi hanno fatto credere in questi anni, sarà un voto determinante, vostro e di tutti quelli a cui farete capire l’importanza della scelta che andranno a fare».