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Varese - L'intervento del candidato che sostiene Albertini
Mucci critica Comi per la serata con gli omosex
“Il diavolo sta nei dettagli” cita un vecchio proverbio e probabilmente pochi avranno fatto caso alla
notizia. Ci sono particolari, però, che offendono, per la loro spudorata ipocrisia, sia l’intelligenza sia
la sensibilità di tanti e che non possono essere impunemente taciuti.
Poche sere fa, in un incontro elettorale presso un locale di Varese, noto anche come ritrovo per il
mondo omosessuale, l’eurodeputata Lara Comi, coordinatrice provinciale del PdL, e il candidato
alla regione Marsico, hanno espresso, come riportato da vari media, alcuni auspici riguardo il
mondo gay che, a loro dire, riporteranno nel loro impegno politico.
“A livello europeo c’è una mentalità più aperta, non dobbiamo avere tabù. La cultura si sta
evolvendo, mentre l’Italia, con la presenza del Vaticano, è rimasta un po’ arretrata”: questa
l’affermazione dell’onorevole Comi, riferendosi ai diritti degli omosessuali e ad argomenti quali il
matrimonio e l’adozione.
Il candidato Marsico, a sua volta ribadiva: “Nella nostra Costituzione è presente il principio che
siamo tutti uguali, e l’uguaglianza è un principio cardine di ogni società. Un principio che deve
valere anche per voi, e anche a voi vanno riconosciuti i medesimi diritti che sono riconosciute alle
altre coppie”.
Il 28 ottobre 2011, Lara Comi invece dichiarava: “Le parole del Cardinale sono illuminanti.”
Riferendosi alle affermazioni del Cardinale Bagnasco, presidente della Cei, che richiamava ai
“principi non negoziabili”, fra questi la famiglia, in apertura del Forum di Todi.
Alla luce di tali affermazioni sottolineo una evidente contraddizione e mi chiedo cosa possano
pensare i credenti di una tale coerenza, ma anche i movimenti omosessuali ai quali i diritti civili
non possono essere surrettiziamente svenduti e che vengono ipocritamente usati per speculazione
elettorale.
E, allo stesso tempo, cosa pensano i tanti esponenti del PdL, di chiara espressione cattolica, di
una tale posizione politica. Mi chiedo se sia sufficiente, per convenienza elettorale, definirla solo
una posizione personale o, piuttosto, una inaccettabile incoerenza.
Povertà intellettuale. Ecco come si possono definire tali affermazioni.
Lunedi 18 Febbraio 2013
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