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Elezioni regionali - Il professore e direttore della clinica ortopedica del Circolo si presenta con la lista civica di Maroni presidente. "Sono stato chiamato per le mie competenze e ho un programma chiaro in cinque punti"
Cherubino: "Riformeremo la sanità lombarda"
Paolo Cherubino non nasconde le critiche alla gestione Formigoni. “C’è stata troppa distanza tra quello che si teorizzava all’inizio di quelle stagioni e ciò che poi è stato fatto. C’è stata una corsa a piazzare ai vertici uomini non sulla base delle competenze, ma delle correnti politiche. Io sono per il servizio pubblico e non è credibile che questo possa essere in concorrenza con i privati”.
I giovani e il lavoro è un altro aspetto su cui Cherubino ha le idee chiare. “In tanti decenni che insegno non ho mai avuto ragazzi preparati come quelli dell’ultimo corso, ma la domanda ora è: dove possono andare? Che futuro possiamo promettergli, cosa possiamo offrire? Occorre rivedere
l'organizzazione interna per poter avere sempre il meglio”.
I cinque punti cardine del suo impegno sono: l’abolizione il ticket, perché la salute è un diritto di tutti; una migliore assistenza grazie a strutture idonee e a tecnologie sempre all'avanguardia; una tutela per i pazienti anziani, garantendo loro una maggiore e attenta assistenza; una valorizzazione della forza propulsiva del volontariato; la creazione di staff di medici competenti e meritevoli.
“Tutto questo - afferma Cherubino - deve prevedere anche un’attenta informazione ed educazione dei cittadini perché possano sempre scegliere la soluzione migliore”.
Su due temi più squisitamente locali la sua posizione è netta. “Sull’ospedale del ponte ho sempre sostenuto che la struttura materna infantile è giusto che esista, ma sono contrario al Ponte del sorriso. Per questo mi hanno etichettato come Erode, ma io sono convinto che he i bambini debbano avere il massimo delle cure e dei comfort, ma costruire una regia disneyana, quando poi non ci sono i contenuti non va bene. Perché dobbiamo replicare tutte le competenze quando le abbiamo a 500 metri di distanza. L'ambizione di fare a Varese il Meyer o il Gaslini o il Bambin Gesù è eccessivo. Fare una regia per aver l'ospedale sotto casa è assurdo”.
L’altro tema è quello delle tante strutture sul territorio. “Non ha alcun senso replicare le stesse offerte in ospedali tanto vicini tra loro. Ad esempio Cuasso è completamente sottoutilizzato e ha costi incredibili, per questo va riconvertito. Luino e Cittiglio sono assurdamente ripetitive e rientrano nella mia idea di riorganizzazione. Lo stesso riguarda Somma e Angera”.
Paolo Cherubino non fa alcuna previsione sul suo risultato elettorale personale. “Non ho la più pallida idea di quanto voti possa prendere perché, a parte le mie competenze professionali, non ho nulla alle mie spalle, ma sono fiducioso e anche molto curioso”.
Marco Giovannelli - @marcogio59
Giovedi 24 Gennaio 2013 |