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Elezioni - Dura critica del segretario Pd al ventennio formigoniano e leghista nella roccaforte del centrodestra: "Anche qui, come è successo a Milano, possiamo farcela". Avvertimento a Grillo: "Si sta ponendo fuori dalla democrazia"
Bersani a Busto: "Volevano fermare la 'ndrangheta con le ronde padane"
In sala è accolto dall'applauso dei candidati alle regionali e alle nazionali, oltre che dai militanti del Pd che chiedono a lui di parlare di scuola, pensioni e lavoro. Bersani non si sottrae e nel suo breve discorso attacca subito gli avversari: «Qui avete tre bei giaguaroni da smacchiare - dice - Maroni, Berlusconi e Formigoni. Questa volta il vento è cambiato e sono sicuro che ce la farete, qui in Lombardia dobbiamo avere la consapevolezza della nostra forza com'è accaduto a Milano». Dopo l'iniezione di ottimismo ai suoi si addentra sui temi della campagna elettorale: «Dobbiamo far ripartire le piccole opere - spiega - farle fare ai comuni che devono poter tornare a investire. Da quando c'è il federalismo il risultato è che i comuni sono bloccati. Penso anche al lavoro dei giovani, alla banda larga e alle nuove forme imprenditoriali». Bersani ha poi attaccato Grillo: «C'è protesta, c'è rabbia e lo capiamo ma a Grillo dico che non può andare in giro a dire che siamo tutti uguali, non può non rispondere alle domande perchè così facendo si sta ponendo fuori dalla democrazia e con le sue promesse di uscire dall'euro, di dare 1000 euro al mese a tutti ci porterà dritti in Grecia se non peggio». Bersani ha ribadito, infine, che «il Pd è l'unica realtà politica che ha una storia alle spalle e un futuro davanti - ha detto - perchè dietro di me non c'è il vuoto come per Ingroia, Grillo o Berlusconi. Alle mie spalle c'è il Pd con uomini e donne preparate e capaci». Il breve discorso del segretario democratico si è concluso con un pranzo nella sala gemella del Museo, insieme ai sostenitori del Pd.
redazione
Martedi 19 Febbraio 2013 |