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Varese - In vista delle elezioni l'associazione avanza le prioritą che chiede ai politici: "Noi liberi di schierarci sul piano delle idee e dei contenuti"
L'Arci, le richieste alla politica: "In Lombardia serve discontinuitą"
- gli spazi per la cultura, per consentire lo sviluppo e la crescita dal basso di questa espressione naturale del genere umano, garantendo l'arte, la creatività, l'intraprendenza culturale dei giovani e dei meno giovani trovando i luoghi e le risorse perché si possano esprimere, crescere, creare ricchezza e lavoro
- La Legalità democratica e la lotta contro tutte le mafie, per liberare il Paese dal ricatto dell'illegalità, creare una società più democratica e più giusta, l'impegno al riutilizzo dei beni confiscati si deve affiancare ad una vera guerra alla corruzione e al malaffare diffuso - La partecipazione democratica, attraverso la trasparenza, l'informazione, e la tutela del diritto alla partecipazione; la promozione delle iniziative partecipative ad ogni livello: dall'elaborazione dei PGT ai bilanci degli enti pubblici. - La promozione dei diritti digitali, attraverso una vera agenda digitale diretta a due obiettivi: la modernizzazione ed efficienza della pubblica amministrazione, con relativa riduzione dei costi e dei tempi da un lato e l'abbattimento del digital divide dall'altro, con la promozione dei supporti digitali dove possono essere usati per garantire più facile ed economico accesso al sapere - Accanto a ciò la liberazione del diritto d'autore, con adeguato riconoscimento delle licenze Creative Commons e Fair Use, con la rottura di tutti i monopoli consociativi - Diritti civili: riconoscimento delle unioni civili, eguaglianza di tutti i cittadini di fronte al matrimonio e alla possibilità di costruirsi una famiglia (indipendentemente dall'orientamento sessuale o da altre condizioni), la cittadinanza a tutti i bambini che nascono in Italia, indipendentemente dall'origine dei genitori; uno stato laico senza privilegi di sorta per alcuna confessione religiosa - Parità di genere: la democrazia italiana non sarà mai compiuta, l'economia nazionale non potrà mai crescere finchè alle donne non siano garantite le stesse opportunità e diritti degli uomini - Trasparenza e finanziamenti alla cultura e al volontariato: ripristino di un minimo di previsione di bilancio per tali attività (appoggiamo pienamente l'idea diffusa di un minimo dell'1% per la cultura), fine dei finanziamenti o delle mance a pioggia: solo contributi a bando e rigorosa, trasparente rendicontazione al pubblico di ogni euro speso - Smettere di parlare dei giovani come fossero animali in via di estinzione, affrontare con serietà le ragioni della disoccupazione, sottoccupazione e precariato, attuare politiche che favoriscano il protagonismo delle giovani generazioni. - Impulso alla conversione dell'industria bellica attraverso politiche che ne mettano il grande sviluppo tecnologico a favore di progetti di pace; smettere di fabbricare armi senza perdere ma anzi guadagnando posti di lavoro, contro la guerra e contro l'attivismo di pura testimonianza
Giovedi 21 Febbraio 2013
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