L’Italia dei Valori sostiene due candidati della società civile: «Ambrosoli in Lombardia e Antonio Ingroia alle elezioni politiche». Parola di Antonio Di Pietro, leader del partito che ora corre con la lista “Rivoluzione civile” guidata dal magistrato siciliano.
Di Pietro è passato in visita a Varese in questo ultimo giorno di campagna elettorale per rilanciare la lotta all’illegalità che da Varese aveva già cominciato 21 anni fa sotto la veste di magistrato: «poco dopo l’arresto di Mario Chiesa - spiega l’ex magistrato - un imprenditore del Varesotto che aveva 80 anni a un certo punto credette in me e mi disse “adesso le spiego io come funziona da queste parti: è dal ’48 che faccio l’imprenditore e ci sono sole 3 casi in cui non ho dovuto pagare tangenti”. Tutti è rimasto uguale perché il sistema politico non ha voluto combattere la corruzione ma i magistrati che la combattevano».
Adesso secondo Di Pietro le cose non sono cambiate «dal Monte dei Paschi di Siena ai tanti scandali che stanno attraversando la cronaca giudiziaria e politica emerge l’immagine di uno stato gravemente malato».

E sul dopo elezioni e la strategia che “Rivoluzione civile” intenderà perseguire sulle alleanze in Parlamento Di Pietro spiega: «dobbiamo evitare che nei prossimi cinque anni si ricrei un’alleanza nella quale Monti detti le regole. È un personaggio che risponde direttamente ai poteri finanziari forti ed è succube della Merkel che vuol far pagare i conti agli italiani».