Gemonio: 2 giugno nel segno del Municipio

Presentato un opuscolo su Villa Sacchi; serata completata dal premio Vanda Grasso e dall’applaudito concerto della Banda

Quello di ieri è stato un 2 giugno particolare per la comunità di Gemonio, che ha salutato la Festa della Repubblica nella cornice di Villa Sacchi-Forzinetti, la sede municipale ormai completamente ristrutturata.

Proprio la fine dei lavori di sistemazione del municipio è stato il tema portante di una serata, contraddistinta da un’ampia partecipazione di pubblico, nella quale si sono svolte anche le consuete premiazioni con le borse di studio agli alunni meritevoli e la assegnazione del premio Vanda Grasso, oltre che l’esibizione del Corpo Musicale Gemoniese che ha aperto la serata con l’esecuzione dell’Inno di Mameli.

La scelta di "dedicare" la serata al municipio non è stata certo casuale: la villa dei primi del Novecento venne donata nel 1979 dall’industriale Giulio Amos, presidente della Usag, al Comune di Gemonio perché fosse destinata ad uso civico; da allora sono iniziate le sistemazioni, prima con l’amministrazione Rosaspina, poi (dal 1985) con l’amministrazione Franzetti che hanno permesso di avere un edificio completamente rammodernato e funzionale, che però ha conservato le caratteristiche artistiche originarie. Gli ultimi lavori che hanno riguardato la sistemazione del cortile esterno e dell’entrata si sono conclusi proprio in questi giorni e sono stati resi possibili proprio da un contributo della ditta Usag, elargito in occasione del Settantesimo di attività. Non ha stupito quindi l’intervento nella serata di ieri dello stesso Giulio Amos e dell’attuale amministratore delegato della Usag dottor Cogliati, i quali hanno ribadito l’importanza della collaborazione tra l’azienda simbolo del paese (la proprietà attuale è della francese Facom, ma a Gemonio è rimasta la più importante unità produttiva italiana) e l’amministrazione civica. Ha inoltre destato interesse l’impegno assunto dal dottor Cogliati a salvaguardare l’unità di Gemonio in un momento delicato del mercato del lavoro.

Proprio per festeggiare l’avvenuto restauro di Villa Sacchi gli amministratori hanno edito un libretto che illustra la storia e le caratteristiche del Municipio, con una particolare attenzione per le opere d’arte e le curiosità che vi trovano posto. In campo artistico infatti la villa è stata definita un "piccolo museo" vista la presenza di numerosi dipinti, statue, affreschi, mentre in alcuni uffici spiccano alcune chicche quali una lettera autografa di Garibaldi o la ricca collezione di libri donata dalla signora Augusta Gallieni Barzaghi. Il libretto, scritto a più mani da Alberto Bertoni, Ermanno Morosi, Stefania Peregalli, Gianni Pozzi e Guelfo Ravani, sarà distribuito nei prossimi giorni a tutti i cittadini in modo che possano conoscere meglio e, perché no, visitare quella che è stata definita "la casa dei gemoniesi", parafrasando il Presidente Ciampi.

Merita spazio anche l’assegnazione del fondo in memoria di Vanda Grasso, la segretaria comunale deceduta in un incidente stradale dieci anni fa. Il Premio, giunto alla nona edizione, è ormai considerato come l’"Ambrogino" di Gemonio e viene assegnato da una commissione a persone o associazioni attive sul territorio nel campo del volontariato e dell’assistenza. In questa circostanza il fondo è andato al Gruppo della Caritas Parrocchiale, attivo da anni nella assistenza a persone bisognose "senza alcun pregiudizio" come si legge nella motivazione.

L’applaudito secondo tempo del concerto del Corpo Musicale, tra le cui esecuzioni è piacevolmente spiccata la "Ballata del caffè", diretto come sempre dal Maestro Bellorini, ed il rinfresco offerto dal Gruppo Alpini hanno chiuso una serata che è servita a sottolineare la vivacità del paese e delle sue associazioni.

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Pubblicato il 03 Giugno 2002
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