2 giugno: festa di tutti?
2 Giugno 2020
Gentile direttore
Il 25 aprile non si festeggia un trionfo, nemmeno il 4 novembre si ha il coraggio di definirla una vittoria (e forse è meglio così) per non parlare del 17 marzo data riscoperta solo di recente in cui si dovrebbe celebrare una unità (proclamazione del Regno d’Italia) che in realtà vedeva ancora escluse parti importanti del nostro stato.
Ritengo che il 2 giugno dovrebbe essere la festa di tutti, celebrata e riconosciuta purtroppo però devo, almeno in parte, concordare con quanto asserito da Marcello Veneziani, ma c’è una grossa differenza ovvero nelle conclusioni che traggo: a mio parere per quanto sia uno stato nato in maniera strana, con votazioni a cui non hanno partecipato i soldati prigionieri e con le schede magicamente comparse, per quanti se e ma vi possano essere dobbiamo dirlo…
VIVA LA REPUBBLICA
Almeno con tutti i difetti che può avere abbiamo evitato un re (perché purtroppo era già nato) che si divertiva a sparare in acque francesi e che ha dimostrato di essere qualcuno solo perché ha una moglie in gamba ed un rampollo regale che è il principe dei sottaceti.
Daniele Bucciol
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