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Odio contro gli ebrei, la storia si ripete

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13 Ottobre 2018

Caro Direttore,

Per l’Europa si aggira ancora una volta uno spettro che si credeva e si voleva eradicato : l’antisemitismo. Gli atti di violenza contro ebrei e contro luoghi ebraici (sinagoghe in particolare) aumentano e si verificano in quasi tutti i paesi europei. Queste infamie stanno costringendo parecchi nuclei ebraici a fuggire dall’Europa e rifugiarsi in Israele o in USA.

L’ebreo viene di nuovo indicato da fascisti e comunisti come il nemico da combattere a causa della sua avidità e del suo potere economico mondiale. A queste infami accuse si aggiunge l’odio per Israele indicato come corpo estraneo e stato razzista in un Medio Oriente che non lo vuole e del quale non farebbe parte in alcun modo. Gli ebrei in quanto amici di Israele sono quindi da combattere in tutti i modi. Si tratta di una nuova forma di Shoah. . Viene pubblicato ancora un falso documento dal titolo “Protocolli dei Savi di Sion o degli Anziani di Sion.

Si tratta di un falso documento creato dall’Okhrana, la polizia segreta zarista, con l’intento di diffondere l’odio verso gli ebrei nell’Impero russo. Fu realizzato nei primi anni del XX secolo nella Russia imperiale, in forma di documento segreto attribuito a una fantomatica cospirazione ebraica e massonica il cui obiettivo sarebbe impadronirsi del mondo. In Italia si ricordano le infami leggi razziali volute fortemente da Mussolini e firmate da un re fellone, leggi emanate 80 anni or sono. Gli italiani le subirono, le accettarono, le respinsero ? Come al solito vi fu chi le respinse e continuò a considerare gli ebrei come amici e compatrioti, ma vi furono tanti, troppi, che le accettarono e le applicarono respingendo chi fino al giorno prima era stato amico, compagno di scuola, socio in affari o in studi professionali.

Durante l’occupazione nazista molti nascosero ebrei, li aiutarono a fuggire, rischiando la vita. Ma altrettanti vilmente li denunciarono condannandoli ad una morte atroce nei lager nazisti, per odio, viltà, denaro. Piero Suber ha prodotto un documentario “1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani”. Suber ha intervistato vittime, ma anche delatori.

Sarebbe, a mio parere, necessario e utile proiettarlo in tutte le scuole di ogni ordine e grado, e in tale occasione, proporre una chiara e sincera discussione sul dramma di chi a causa di queste leggi vergognose si trovò da un giorno all’altro senza amici, senza lavoro, senza identità. Erano italiani ebrei, poi furono solo ebrei e come tali furono trattati dal fascismo e successivamente dai nazisti.

Cordiali Saluti, da un amico di sempre del popolo ebraico

Dr CM Passarotti, Gallarate

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