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Abbandonati per ore alla stazione di Besozzo

Trenord neve
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6 Dicembre 2020

Spettabile Redazione,
Gentili Lettori,
Vorrei segnalare quanto accaduto venerdi 4 dicembre, sulla linea ferroviaria Trenord Gallarate-Luino.
Di ritorno da Milano per una visita medica programmata, sono arrivata alla stazione di Gallarate alle 12.45 e ho atteso il primo treno utile delle 13.19 per fare rientro a Luino.
Sono salita a bordo dove erano presenti circa 25 persone.
L’arrivo previsto a Luino era alle 14.16, ma vista l’abbondante nevicata, certo ci si attendeva qualche disagio e ritardo.
Verso le 13.15 è stato annunciato un ritardo di 20 minuti, diventati poi 40 ed infine 60.
Alle 14.19 il treno è partito, a singhiozzo, con qualche sbalzo di tensione e ripetute fermate improvvise.
Verso le 15.00 è arrivato alla stazione di Besozzo e si è fermato definitivamente.
Nessun annuncio è stato dato dall’altoparlante del treno o della stazione.
Per circa un’ora e mezza i passeggeri hanno atteso con speranza e rassegnazione, al freddo, al rapido imbrunire e alla mancata possibilità di scendere dal treno e di utilizzare i servizi igienici.
Alcuni, dalla mattina, non avevano avuto possibilità di mangiare o bere qualcosa, visto che i bar sono chiusi e i pochi aperti lo sono solamente per l’asporto.
Qualcuno giustamente spazientito e perplesso ha chiesto notizie al capotreno che ha riferito che non c’era verso di far ripartire il convoglio e che aveva già avvisato chi di dovere per mandare un treno o un bus sostitutivo, purtroppo mai arrivati.
La società Trenord purtroppo non è nuova a disservizi e mancato rispetto dei passeggeri che se in una giornata del genere sono stati obbligati a viaggiare, tra norme di contenimento Covid, levatacce e disagi avranno certamente avuto motivi di necessità.
Dopo aver atteso invano notizie e il mezzo di sostituzione, non avendo scelta, abbiamo contattato le forze dell’ordine, pur consapevoli che la vicenda non era propriamente di loro competenza e che in una giornata di emergenza avrebbero avuto altro di cui occuparsi.
Fortunatamente hanno compreso il disagio che si protraeva ormai da tempo (intanto si erano fatte circa le 18.15) hanno a loro volta preso contatto con il Sindaco di Besozzo, che prontamente è arrivato e gentilissimo ha appreso i fatti. Ha poi detto di essere stato a sua volta un pendolare e che capiva perfettamente.
Rapidamente e praticamente ha risolto chiedendo e ottenendo aiuto ai volontari della Protezione Civile che si sono organizzati con i mezzi necessari per permettere il rientro a casa dei restanti passeggeri.
Nel frattempo ci hanno fatto avere dell’acqua e qualcosa da mangiare, pur non potendoci offrire un posto caldo.
Il rientro, cominciato verso le 19.15, non è stato semplice perché la strada statale 394 della Valcuvia era pressochè impraticabile.
Numerosi mezzi anche pesanti erano in difficoltà, così come automezzi visibilmente senza pneumatici invernali.
Una giornata nera, in un periodo particolarmente difficile.
La mia riflessione personale è stata che la buona Amministrazione locale esiste ed è quella che fa la differenza.
Un grazie di cuore alle forze dell’ordine (Carabinieri di Besozzo), al Signor Sindaco Riccardo Del Torchio e all’efficienza della sua squadra della Protezione Civile.
Per quanto riguarda la società Trenord, anche se probabilmente non ha interesse, penso dovrebbe mettere in atto delle politiche volte anche al rispetto del suo personale di bordo che non sa come agire e di chi è costretto a prendere i loro treni
A.P.

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