Alcune considerazioni sulle mense

1 Ottobre 2007

Egregio direttore,
La notizia mensa mi e’ arrivata venerdi’, ma solo oggi ho letto le motivazioni grazie al vostro articolo.
Vorrei che le persone menzionate nella notizia dall’assessore alla coordinatrice dei servizi educativi non generalizzassero troppo sulla questione “molliamo i bambini a qualcuno che ce li puo’ guardare”.
Sono una di quelle mamme che per poter offrire quel qualcosa in piu’ ai miei figli e allo stesso tempo per poterli seguire nella loro crescita, ho scelto di poter fare un part-time di sei ore con orario continuato finendo appunto alle 14 per arrivare a scuola di corsa alle 14,30.
Credete che a noi mamme non piacerebbe di piu’ poter andare a casa a preparare il pranzo ai nostri bambini ? piuttosto che stare in ufficio per poi sentire le lamentele sul fatto che il cibo in mensa e’ freddo e poco gradevole al palato !! e vi assicuro che non è solo mia figlia che si lamenta, ci sono bambini che preferiscono andare a casa e poi tornare piuttosto che fermarsi a mangiare a scuola.
Non voglio discutere sul fatto che il personale non sia sufficiente per la mole di bambini presenti, quanto il fatto che sembra che queste persone vogliano farci sentire in colpa perche’ approfittiamo dei servizi comunali (che tra l’altro paghiamo profumatamente) e magari cosi’ tra un senso di colpa e l’altro ci viene voglia di iscriverli al doposcuola.
A questo punto chiederei una riduzione di orario al lavoro, rientro a casa alle 12 cosi’ tolgo al comune il peso di una bocca in piu’ da sfamare e di un bimbo in piu’ da gestire !
Sperando che la situazione si possa risolvere nel migliore dei modi sia per il comune sia per le famiglie, porgo distinti saluti.