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Auto: la nuova caccia alle streghe

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Auto: la nuova caccia alle streghe
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2 Ottobre 2018

Oggi, 1 ottobre 2018 entrano in vigore le nuove misure “anti smog” volute dalle nostre amministrazioni regionali e dal Ministero dell’Ambiente.
L’accordo riguarda il divieto di circolazione dal lunedì al venerdì’ per le motorizzazioni diesel Euro 3 e benzina Euro 2/3.
Scrivo 2/3 per far risaltare la prima idiosincrasia di questa ennesima leggina sregolata, frutto di una caccia alle streghe di moderna concezione.

In Emilia Romagna la vostra auto a benzina euro 2 potrà circolare ma non dovrà assolutamente varcare il territorio della Lombardia in quanto non le sarà consentito circolare. Tornando ai diesel fino a Euro 3 sappiate che la vostra auto inquinerà dal 1 Ottobre al 31 Marzo. Al di fuori da questo intervallo temporale dallo scarico del vostro motore automaticamente usciranno margheritine profumate e potrete tornare a riutilizzarla senza problemi in attesa di un’altra pensata dei nostri sconclusionati governanti.

Ma c’è dell’altro. Milano non applicherà tale divieto al di fuori dell’Area C. I 212 comuni della prima fascia di confine invece lo applicheranno.
Ai restanti Comuni si lascia il compito di autoregolamentarsi sia sulle modalità di applicazione, sulle eventuali deroghe e sulle sanzioni.
Insomma, a macchia di leopardo, poco organizzati ma soprattuto poco informati sul da farsi.

E molto poco informato su come comportarsi sarà quell’automobilista che sarà costretto a pianificare percorsi alternativi degni delle manovre di un generale sul campo di battaglia oppure addirittura dovrà lasciare l’auto a casa per utilizzare i mezzi pubblici.
Già i mezzi pubblici, altra parola con cui i nostri politici si riempiono la bocca. Li vedo sempre arrivare a Palazzo Lombardia con i mezzi pubblici, metro, tram, autobus. I loro mezzi pubblici sono però particolari, hanno un autista personale, un comodo divano posteriore e solitamente anche una scorta. Solitamente hanno un motore diesel (i nostri politici sono dei gran viaggiatori, soprattutto nel weekend), sono di marca straniera e anche di cilindrata medio-alta.
I mezzi pubblici li conosco fin troppo bene, li uso da almeno 30 anni avanti e indietro Legnano-Milano, ora Tradate-Milano. Conosco bene la zona dell’alto Milanese, un territorio fortemente antropizzato con spruzzate qua e là di palazzoni ma con una rete di mezzi pubblici inadeguata per non dire assente. Le uniche tratte sono istituite per garantire il collegamento con la grande città di Milano, il resto è aleatorio, dei tentativi più o meno riusciti da parte di qualche amministrazione comunale. Se dovete andare al paese di fianco scordatevelo.

I nostri geni in regione hanno pensato bene di limitare il traffico ai veicoli più datati anche in questi comuni. Per avere la coscienza in pace hanno pensato bene di anteporre un limite, comuni con < di 30000 abitanti. In pratica tutti i comuni dell’Alto Milanese.

In ogni caso direte voi, questo automobilista potrebbe cambiare l’auto e prendersene una meno inquinante? Io credo che moltissimi lo avrebbero già fatto se avessero avuto i soldi sufficienti spinti anche da una campagna di incentivazione capillare, robusta e duratura, campagna che non è avvenuta.

Quello che invece hanno avuto è l’ennesima caccia alle streghe, additati come criminali ambientali quei 60enni che utilizzeranno l’auto giusto per garantirli quel minimo di libertà personale ed indipendenza per andare a fare la spesa, incontrare un parente o un amico, andare dal medico.
Ma noi stiamo parlando dei nostri politici, gente poco avvezza alla vita reale..gente che quando varca un supermercato lo fa solo per campagna elettorale nientemeno che per fare la spesa.

Gli automobilisti di affezione sono il problema ambientale di queste regioni. Non i camion, non i riscaldamenti obsoleti e inquinanti, non le vetrine a vetro dei negozi chic del centro che rimangono aperte 10 ore al giorno, spalancate con dentro 26 gradi (la lady deve provarsi gli abiti avvolta in un caldo tepore equatoriale), non le attività produttive industriali dove molto spesso non risultano nemmeno a norma e dotate di efficaci sistemi di filtraggio.

Ebbene no! Il problema sono questi stramaledetti indigenti o pensionati che non possono permettersi di cambiare l’auto ogni 6-7 anni per seguire le mode finto-ambientaliste di chi invece è solito portare ogni giorno il proprio pargoletto sulla soglia dell’asilo o della scuola con il proprio SUV. E poi ti parlano di mezzi pubblici.

Senza prestare troppo ascolto ad uno dei due vice-premier, tale Luigi Di Maio, il quale ogni giorno deve inserire in qualche sua frase la parola “elettrico” possiamo benissimo intuire che tali manovre sono fatte essenzialmente per un fine. Salvaguardare l’aria? Assolutamente no, rispondo io. Se quello fosse l’obiettivo primario allora assisteremmo ad una drastica riduzione del trasporto merci su gomma in favore della ferrovia (no valico, no-tav vi dicono qualcosa?), assisteremmo al non proliferare di autostrade, tangenzialine e bretelle. Assisteremmo alla installazione di un fotovoltaico su ogni tetto di una casa, soprattutto quelle di recente costruzione. Assisteremo ad una campagna radicale di sconti e finanziamenti agevolati per l’acquisto di un auto. Addirittura assisteremmo al modello Norvegese che obbliga di fatto a vendere auto elettriche o tuttalpiù full-hybrid (manovre tutte comunque molto facili quando hai una popolazione di solo 5 milioni di abitanti e le centrali nucleari).
Il nostro vice-premier si riempie la bocca di argomenti che non conosce, viaggia su auto diesel con tanto di scorta ma poi i suoi colleghi obbligano a cambiare auto a chi percepisce 700-800€ di pensione o stipendio.

Per i nostri politici e per il nostro Giggino nazionale demonizzare certe automobili è un pretesto, è una panacea che automaticamente cancella e fa sembrare quasi non colpevoli tutte le loro inadempienze, i loro investimenti non fatti e le loro assenti politiche di incentivi.
Secondo lo schema di ragionamento di questi ultra-radicali-finto-ambientalisti dovremmo tutti convertirci all’auto elettrica in quanto è di moda, poco importa se costano come 4 auto normali, non abbiamo fonti di produzione energetica atte a sostenere un consumo così elevato di corrente e che di prese di ricarica ce ne sono ben 4 sparse su tutto il territorio regionale. Io che abito a Tradate il punto (il singolare non è incidentale) più vicino ad alto amperaggio lo troverei a Lugano. Beh, comodo devo dire, cara esco un attimo vado a fare i pieno, ci vediamo tra un’ora. Una volta c’era la scusa delle sigarette, ora potete dire che andate a caricare l’auto elettrica. Disperatamente vero.
In ogni caso tutti sembrano ignorare i costi e l’inquinamento nel produrre un quantitativo tale di batterie. Se una persona fa 4000-5000 km annui perché dovrebbe cambiare veicolo? I costi e l’inquinamento nel produrre una nuova auto sarebbero comunque molto più elevati rispetto al fatto che si continui ad utilizzare la stessa vecchia automobile. Facile fare i conti sempre in tasca degli altri.

La politica della mobilità dei nostri politici oltre che una farsa sembra talmente dissonante, un po’ sulla falsa riga dei vaccini.
Prima ci dicono continuate con i diesel, poi i diesel non vanno bene, prendete pure i benzina. Poi ci dicono che i diesel sono il male assoluto, basta, vietati. Continuate con i benzina, ma sarebbe meglio se andaste sulle ibride, ancora meglio elettriche. Costano troppo e le ricariche sono più rare di una stella cometa? Uffa, che palle governare un popolo di straccioni.

Cari politici se volete svecchiare il parco auto dovete essere più coerenti con voi stessi. Prima di tutto non dovreste cavalcare lo scandalo diesel-gate per demonizzare tutte le automobili indiscriminatamente. Poi vi dovreste accorgere come le emissioni inquinanti non diminuiscano in modo apprezzabile con l’introduzione di tali misure (che gli inquinanti non siano imputabili totalmente alle tanto demonizzate auto?).

Dovreste trattare il contribuente come una persona minimamente degna di rispetto e non demonizzarlo e sequestrarlo in casa propria solo perché non si può permettere di cambiare auto ogni 3-4 anni. Dovreste invogliarlo a cambiare auto senza indebitarsi troppo, dovreste proporre voi un set di 3-4 modelli che gode di forti agevolazioni sul prezzo d’acquisto. E per forti agevolazioni intendo almeno la metà sul prezzo di acquisto al nuovo a fronte di una rottamazione di un modello più vecchio.

Invece nulla di tutto questo.

Quello che avete fatto voi è limitare la libertà delle persone, comportandovi di fatto come una dittatura irrispettosa. Dal 1 Ottobre 2018 non possono circolare le seguenti categorie di automobili. Poco importa se dentro quelle auto ci sono persone che si fanno in quattro per andare sul posto di lavoro in orari impensabili e in luoghi mai raggiunti da nessun mezzo pubblico.

Voi avete imposto il vostro diktat ed ora arrangiatevi tutti. Questo è il rispetto verso il contribuente. Non si poteva limitare progressivamente alle grandi città e poi alle zone centrali delle cittadine più piccole?
Il vostro irragionevole e anti-democratico regolamento si è abbattuto come una scure senza pietà e senza considerare che alla fine molte di quelle auto a cui oggi avete vietato la circolazione pochi mesi prima hanno passato senza problemi revisione e tagliando di manutenzione.
Mi chiedo allora a cosa servano tali obblighi? L’ennesimo balzello della ingorda Regione Lombardia? Un mese fa la mia auto risulta conforme alle emissioni. Il mese dopo non può più circolare. Ma che avete, soffrite di sbalzi di personalità?

Vergogna. Anche se ho un’auto Euro 6 benzina mi sento preso in giro e ritengo che tale classe politica sia inadeguata ed irrispettosa verso le persone che fino a prova contraria non godono particolarmente a girare con auto vecchie sebbene ancora efficienti e funzionanti e che ora si trovano di fronte ad una spesa imprevista, faticosa e senza avere quelle sufficienti garanzie che voi non cambierete ancora idea tra 3-4 anni spinti ancora una volta da ragionamenti irrazionali, dettati dal momento e della frettolosità e superficialità delle vostre valutazioni, valutazioni atte a soddisfare solo gli interessi di pancia ed economici di una minoranza.

Cambiate lavoro che è meglio…siete inadeguati ancora di più delle auto a cui avete proibito la circolazione.

Felice

Commenti

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  1. Giorgio Martini Ossola
    Scritto da Giorgio Martini Ossola

    a dire la verità sono disposizioni regionali che nella fattispecie riguardano 4 regioni; 2 a guida leghista e due a guida partito democratico,mi domando quindi cosa c’entra “Giggino” Di Maio in tutto questo? ho paura che anche lei signor Felice,sia un grande appassionato della caccia alle streghe.Su tutto il resto rimango comunque d’accordo con lei…buona giornata.

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