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Buone primarie, senza finzioni

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21 Novembre 2012

Caro direttore,

sulla rete ne girano tante.

C’è la bufala sulla Francia di Hollande, che corre via e-mail a firma di un fantomatico professore di Torino e che persino il Sole 24 ore si è sentito in dovere di smontare con un servizio molto puntuale. http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-07-18/miracoli-hollande-spopola-bufala-104826.shtml?uuid=AbHcGh9F.

Ce ne sono delle più originali e divertenti e c’è pure una classifica.

Poi ci sono delle stranezze che non saprei come classificare, una via di mezzo tra la fiction e un certo giornalismo fai da te.

Per esempio c’è la lettera del bersaniano che vota Renzi che gira su fb.

Non è un bersaniano qualunque, ma addirittura un “bersaniano convinto”! Per il quale Bersani ha tutte le migliori qualità umane e politiche, e ha anche un programma molto buono, solo che, per il nostro autore è…  buono per il 1992!

Un post in forma di confessione, che si apre con una quasi dichiarazione di amore per Bersani e finisce con la preferenza a Renzi, presentata come una riedizione della occasione del ’94 (avete letto bene, questo "bersaniano" rievoca l’anno della famosa ‘discesa in campo’).

Il post è lungo ben 11 pagine e, lo ammetto, pur apprezzando la fatica degli autori, non l’ho letto per intero. Non dubito che i difetti e le colpe della sinistra siano elencati tutti.

Confesso che se devo leggere analisi critiche sulla sinistra e sul PD preferisco farlo sugli originali. Non ne mancano.

Il fatto è che prima che arrivassero internet e i social network si poteva anche (ingenuamente) pensare che la pubblicità (il carattere pubblico) di un documento fosse garanzia di autenticità/verità. Ora, sappiamo che non è più così e non è sempre facile stabilire il confine tra ciò che si rappresenta, ciò che si vuole far credere e ciò che è “realmente” (tra virgolette, ovviamente).

Non so se questa trovata comunicativa, pubblica anche sull’Unità da Pietro Ichino, abbia poca o tanta efficacia. Io per me che sono moderatamente (e non esageratamente) bersaniano mi tengo la mia preferenza per l’ex ministro di Prodi, che appena 5 anni (altro che 1992!) varava le nuove regole anti evasione e a favore del consumatore che il governo successivo tentò di smontare.

Il mio è dunque il caso di uno che non cambia idea, mi piace però rivelare, senza far nomi, il pensiero autentico (potete crederlo) di due amici che ancora lo scorso ottobre mi dicevano che avrebbero scelto il sindaco di Firenze.

Enrico oggi mi scrive ”Io non voto Renzi perché ha poca comprensione sociale, nelle due accezioni del termine /com-prendere/, non condivide e non capisce”.

Piero invece mi dice “Anche ieri sera (a 8 e ½ ) Bersani è stato serio e convincente”.

Un pensiero pro e uno contro, come capita in tutte le votazioni: c’è chi sceglie per il meglio e chi per il meno peggio. Con rispetto e senza finzioni.

Buone primarie a tutti

Saluti cordiali

RC

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