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Cannabis e disagio sociale

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9 Giugno 2017

Buonasera,

Mi rendo conto di essere decisamente in ritardo, eppure volevo esprimere il mio pensiero in merito alla manifestazione pro legalizzazione che si è svolta a Varese nelle scorse settimane.
Premesso che sono fermamente convinto che la legalizzazione e soprattutto la regolamentazione della cannabis sia l’unica strada percorribile per il nostro futuro, per una serie di motivi, economici e sociali.
Riassumendo, una legge che dia una regolamentazione chiara in materia stupefacente porterebbe, tra gli innumerevoli altri, i seguenti vantaggi:
– Vietare il consumo di cannabis ai minorenni, ovvero gli individui più a rischio di sviluppo di problemi di natura sociale, intellettiva, psichiatrica.
– Controllare la filiera produttiva e la qualità delle sostanze in commercio, ovvero abbattere il rischio in termini di salute, in quanto i maggiori danni sono provocati non dalle sostanze stupefacenti in sè, ma dalle sostanze di taglio che vengono vendute assieme ad essi.
-Creare enorme gettito fiscale e abbattere i costi sostenuti per la persecuzione di reati minori. Soldi e tempo che potrebbero e dovrebbero essere investiti nella formazione delle persone e nella ricerca per poterli portare ad una scelta consapevole.
-Sferrare un colpo micidiale alle mafie e alla criminalità organizzata, privandoli della loro maggiore fonte di guadagno e di reclutamento, perchè ancora più importante è distinguere chi si fà uno spinello e chi è un delinquente, spesso non è la stessa cosa.
Detto questo, dopo aver partecipato alla manifestazione che si è svolta a Varese il 28 Maggio, sono rimasto estremamente deluso.
Era davvero una bella occasione, mi aspettavo di incontrare persone che volevano cambiare il mondo in positivo, mi aspettavo di sentire parlare di proposte, di sostenibilità, di futuro.
Mi aspettavo una manifestazione che abbracciasse gli ideali di un futuro fatto di libertà, di regole chiare, di rispetto. Mi aspettavo di vedere stand dove si parlasse di come coltivare la propria pianta di cannabis, di come conciliare le sensazioni positive che dà uno spinello ad una vita fatta di doveri e di responsabilità.
Mi aspettavo di vedere una manifestazione veramente GREEN, dove si parlasse anche di rispetto per l’ambiente, di cultura, dove si parlasse delle grandi persone che NONOSTANTE facciano uso di Cannabis hanno reso il mondo un posto migliore.
Invece? Ho visto camion sputare fumo nero e musica da discoteca a tutto volume rincorso da una schiera di ragazzi sotto effetto di qualsiasi sostanza stupefacente, altro che cannabis!
Ecco, volevo semplicemente dire a chi ha assistito a quella manifestazione, che nonostante la legalizzazione e la regolamentizzazione della Cannabis rappresenti il futuro, debba essere affrontata con un approccio che sta agli antipodi rispetto a quello con cui è stata approcciata questa manifestazione.
Forse non siamo ancora pronti, forse non siamo ancora maturi, forse questa è la conseguenza del proibizionismo che relega chi fà uso di cannabis ad ambienti di completo disagio sociale, forse è proprio questo.
In ogni caso non tutti quelli che credono nella marijuana sono così, stralunati pazzoidi vestiti in modo bizzarro alla ricerca dello sballo, anzi, chi ne abbraccia davvero la cultura, disprezza il messaggio che questi individui lasciano.

Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da mufasasub

    Caro Matteo, tu che ti aspettavi tanto… dov’eri in fase di organizzazione?? Parlare a posteriori e denigrare l’impegno altrui: classico stile italiota da chi ha solo da criticare al posto di proporre!!! mettersi in gioco è troppo sbattimento vero? Da quello che scrivi si capisce semplicemnte che tu ai carri non ti sei nemmeno avvicinato!!! Ognuno aveva una tematica, distribuivano materiale informativo riguardo: scopi terapeutici, proposte di legge antipro, uso alimentare, tessile, in bioedilizia, benefici economici di una possibile LIBERALIZZAZIONE (già perchè a differenza tua non parliamo di LEGALIZZAZIONE, non vogliamo nessun monopolio statale su una pianta già perseguitata per un secolo intero!)… inoltre c era il banchetto di free weed ed, infine, un ciclo di dibattiti che è tutt ora in corso…un team a fine corteo era pronto a raccogliere tutti i rifiuti lasciati dai ragazzi, non c’è stata ne mezza rissa, nessun danno a cose o edifici ed abbiamo anche riscontrato che i Varesini hanno giudicato positivamente la manifestazione! Dal tuo commento invece si denota solo la superficialità con la quale sei venuto al corteo, tu nemmeno ti sei avvicinato ad un carro, cos’è avevi paura di tornare a casa con una siringa nel braccio??? RIDICOLO! Del tuo tipico stile da italiano medio, pronto sempre a polemizzare e MAI invece a rimboccarsi le maniche, non sappiamo che farcene!!!
    Offendi gridando allo scandalo x della musica ad alto volume e dei vestiti bizzarri? Ma ti rendi conto su cosa stai fondando le tue critiche??? Prima di dare dei tossici a dei ragazzi, io mi confronterei con loro, perchè non so a quante street parade tu sia mai stato, ma fidati che a questa di droghe pesanti non ne giravano, solo joint e qualche birretta.. sorrisi, voglia di far festa e di farsi sentire con i generi musicali che amiamo, se non balliamo non è la nostra rivoluzione e tu non puoi permetterti di giudicarci! soprattutto se non ti sei mai messo in gioco per la causa! ah visto che hai tutte queste argomentazioni da portare, vediamo di beccarci alla prossima assemblea del collettivo, cosi sentiremo tutto quello che hai da dirci, guardandosi in faccia, non da dietro uno schermo e una tastiera, troppo facile così! Noi siamo aperti a nuove proposte e a qualsiasi tipo di collaborazione e critica purchè costruttiva e non fine a se stessa. peace

  2. Avatar
    Scritto da Felice

    Anche per me legalizzare la cannabis è l’unica strada ormai percorribile.
    Ben più ardua e difficile è la strada per la responsabilizzazione all’utilizzo in quanto al mio concetto di “cittadino” non corrisponde il concetto che lo Stato legalmente ti dia opportunità e mezzi per sballarti come e quando vuoi.
    Non occorre solo fare la legge ma anche iniziare una campagna di educazione/formazione delle persone.

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