Catastrofi prevedibili
7 Aprile 2009
Gent.mo Direttore,
da ieri mattina ho dei flash di un libro uscito nel 1973 – LE CATASTROFI NATURALI SONO PREVEDIBILI, a firma del geologo francese Marcel Roubault, che ho letto con la rabbia e il vissuto del dopo terremoto del Friuli.
Le conclusioni dell’autore ("se l’uomo non può impedire tutto, può prevedere molto") si imponevano già allora all’attenzione dei tecnici, dei pubblici amministratori, dei magistrati e di tutti i cittadini.
Forse è un libro un po’ datato ma se arrivava a queste conclusioni più di 30 anni fa forse merita ancora un’occhiatina.
Forse dobbiamo ricordarci cosa abbiamo sotto i piedi prima di parlare di infrastrutture che daranno respiro alla nostra economia?
No all’ageografia facile sulla pelle di chi ha perso tutto, compresi i parenti. Solo stamattina ho sentito qualcuno per radio dire che è mancato un po’ di coordinamento.
Forse sarebbe il caso di evitare di autoincensarsi per qualche giorno?
Forse a voler essere sinceri le ceneri non basterebbero per coprire le teste dei colpevoli?
Forse la causa è nella legge del si è sempre fatto così?
Solidarietà agli Abruzzesi.
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