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Che vergogna l’indifferenza

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24 Novembre 2012

Egregio direttore
Prendere un bus delle Fnm, una sera d’inverno, da Legnano fino a Gorla M., a 16 anni, cosa c’è di strano? Niente. Tutti i giorni centinaia di ragazzi pendolari casa-scuola usano questo servizio, è un pezzo della loro giornata, è un punto di ritrovo, è un momento di socializzazione. Ma oggi 23 novembre, alle 18 su un bus delle Fnm, una studentessa di 16 anni, mite, con la sua musica alle orecchie e la testa piena di pensieri, torna da scuola da Legnano a Gorla  viene avvicinata e strattonata da tre coetanei, un ragazzo e due ragazze, che alzano la voce, le tirano i capelli, le strappano l cellulare, la minacciano urlando … nell’indifferenza dei presenti. Ma l’autista non ha sentito niente? Sì forse quel ragazzo di colore dice loro qualcosa ma poi si ammutolisce, ah! Sì anche l’altro signore sulla trentina che incontra tutti i venerdì sera, prima sorride poi tace e volge lo sguardo.
Chi ha visto qualcosa parli, chi ha visto qualcosa denunci. No alle prepotenze impunite, non sono ragazzate, sono aggressioni.
E basta anche doversi vergognare di essere italiani, perché R. a 16 anni viene dalla Germania per un anno a imparare l’italiano, a conoscere la cultura italiana, a vivere l’Europa in Europa. Io come genitore seppur  “adottivo” mi indigno per tanta inciviltà.   

L.F.

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