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Chiarezza per Induno Olona

Induno Olona, Villa Bianchi - foto di Luca Leone
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19 Ottobre 2020

A Induno Olona l’asfalto che qualcuno dava per “sparito” sta tornando a ricoprire alcune delle nostre strade (ed è solo l’inizio: 400.000 euro stanziati solo per il 2020), il semaforo in centro paese è tornato a funzionare, le luci nella rotonda della “Cappelletta” a san Paolo si sono riaccese, il Parco della stazione corre verso il completamento del primo lotto, che vedrà finalmente l’apertura al pubblico a breve. E altre buone notizie esterne all’attività del Comune, come il lavoro lungo il muro di Villa Castiglioni che procede finalmente a ritmo serrato, ci danno il segno di una nuova fase di energie in movimento. Ne avevamo davvero bisogno!

La tenacia e la serietà con cui il sindaco Marco Cavallin, la sua Giunta e tutta la squadra della lista Viviamo Induno Olona, in questo difficile periodo, hanno continuato a lavorare ricomincia a dare frutti, quegli stessi frutti che maturano da quindici anni, e che valgono a questa Amministrazione un crescente consenso elettorale, la sola cosa che conta nella democrazia.

Alle legittime osservazioni e ai messaggi di sprone di tanti cittadini alle prese con i propri seri e diversificati problemi, nei mesi scorsi si sono sovrapposte tante critiche ingenerose, spesso via social, oggi condite da comode evocazioni di “miracoli” per l’avvenuta ripresa dei lavori in paese, ma non è così.

Chi ha un minimo di esperienza amministrativa (e qualcuno dei criticoni per partito preso ne ha molta, ma finge di non averne) sa che le procedure sono lunghe e complesse e Induno Olona, da almeno un anno, sta attraversando un periodo congiunturalmente complesso, per fattori esterni ed eccezionali che purtroppo impattano sull’efficienza della macchina comunale. Ma siccome a noi della Lista civica ViviAmo Induno Olona  non piace prendere scorciatoie, anche davanti agli ostacoli più grandi abbiamo deciso di non arretrare di un centimetro, affrontando i problemi con la logica del buon padre di famiglia che gestisce le emergenze, poi le necessità e poi il resto.

E’ il caso di ripercorrere la storia di questa consigliatura, apertasi nel maggio del 2019 con la riconferma a un secondo mandato del sindaco Cavallin, che ha raccolto un consenso mai riscontrato nella storia recente del nostro paese: ben il 67 per cento dei voti.

Con grande entusiasmo e con la competenza maturata nei lunghi anni di amministrazione che abbiamo alle spalle (la Lista ViviAmo Induno esprime il sindaco dal 2004), noi tutti ci siamo subito messi a lavorare all’indomani del voto per portare avanti quello che già era stato avviato e, soprattutto, per mantenere tutto quanto abbiamo presentato in campagna elettorale. Noi parliamo con i fatti e non con le parole; pensate alle rivoluzioni che hanno vissuto in paese interi rioni: la sistemazione della zona della stazione, la ridefinizione della zona Pezza, la nuova rotonda dei dadini, la sistemazione di san Cassano, l’acquisizione dello stabile ex-Soms, solo per citare gli esempi più evidenti di interventi urbanistici maturati in questi anni.

Quando tutto sembrava avviato in maniera efficace ed operativa, il Comune è stato travolto da uno tsunami giudiziario inaspettato e imprevedibile, rallentando l’attività operativa dell’Amministrazione, in particolare del settore manutenzioni.

Con grande forza d’animo e con la consapevolezza di agire nel pieno della legalità, la Giunta e tutta l’Amministrazione non hanno smesso di lavorare e con grande impegno personale di tutti siamo ripartiti, stabilendo delle priorità sulle quali intervenire e pianificando tutto il resto con le forze disponibili. La carenza di personale in Comune è uno degli elementi con cui in questi anni stiamo purtroppo facendo i conti in maniera difficoltosa. C’erano e ci sono tanti progetti da portare avanti, finanziamenti da non perdere, lavori necessari che non potevano e non possono essere procrastinati.

Come se non bastasse, con il 2020 è arrivato il Covid, un disastro sociale ed economico che ha richiesto grandissimo, direi quasi esclusivo, impegno di coloro che hanno responsabilità di governo nel nostro paese: oltre al grave problema relativo alla tutela della salute dei cittadini, specie dei più fragili e degli anziani e all’assistenza di coloro che si sono imbattuti nella malattia, si è dovuto pensare da subito a come gestire la necessaria ripartenza in assoluta sicurezza.

Il sindaco Cavallin e la sua squadra ha voluto porre grande attenzione al comparto scolastico, con interventi realizzati per sanificare gli ambienti e per rendere le classi dove gli alunni frequentano le lezioni il più possibile sicure, con tutti gli strumenti necessari e i distanziamenti previsti. Una battaglia non facile, lo vediamo con le quarantene di questi giorni che nonostante ogni precauzione si rendono necessarie, ma che va combattuta e vinta: noi ci crediamo.

Nel contempo, in questi mesi complicati tutta la macchina Amministrativa del Comune non ha mai smesso di funzionare, sempre mantenendo alta l’attenzione alla sicurezza sia del personale che lavora negli uffici sia degli utenti che si rivolgono a loro per le varie necessità. Qualche disagio è stato ed è inevitabile, ma si tratta di una condizione che accomuna non dico tutta la provincia, la regione o l’Italia, ma il mondo intero, per chi non se ne fosse accorto.

Le asfaltature, i lavori al parco della stazione di questi giorni, le piccole e grandi manutenzioni che stanno partendo nascono proprio dal laborioso lavoro fatto per imbastire gli appalti necessari: pensiamo tra gli altri al rifacimento del tetto della scuola Don Milani, all’intervento di adeguamento alla Piattaforma ecologica, alla cura del verde. La complessità nel gestire il Comune, l’ho imparato stando all’interno dell’Amministrazione in questi anni come Capogruppo consigliare, si articola in molti settori che magari sono meno visibili di altri ma ugualmente strategici: pensate al lavoro enorme fatto dai Servizi sociali in questi mesi di pandemia. Il fatto che il bisogno e il disagio non siano esplosi, che in primavera i numeri del contagio non abbiano subito un’escalation, specie nella popolazione più esposta, sono frutto di una pianificazione attenta e laboriosa, non è fortuna e non sono miracoli, come a qualcuno fa comodo dire adesso.

Io dico che questo momento, in cui anche la pandemia ricomincia a mordere nel tessuto sociale ed economico di Induno, ci vorrebbero molta responsabilità e l’aiuto e la collaborazione di tutti per affrontare le difficoltà che verranno. Da parte nostra confermiamo il grande impegno a servizio della comunità indunese, sicuri che i cittadini apprezzeranno il nostro impegno forte, concreto e cristallino.

Maurizio Tortosa – Capogruppo consigliare di Viviamo Induno Olona

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