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Ciò che Travaglio dimentica (e non è poco)

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3 Maggio 2013

Caro direttore,
posso dire non ne posso più di Travaglio e della sua insuperabile saccenteria?
Ormai da settimane non fa che ripetere la tesi che Berlusconi e la sinistra convivono di inciuci da quasi 20 anni e ripete il suo elenco di occasioni per mettere fuori gioco il Cavaliere, mancate dalla sinistra per consapevole e colpevole ritrosia: tanti rigori sbagliati apposta.
Però… ci sono almeno due però che chi vuole, come Travaglio, dare lezioni a tutti, non può dimenticare.
1. Il nostro dimentica che stavolta il rigore da battere lo aveva il suo amico Grillo: accettare un dialogo con PD e SEL, appoggiare un governo di sinistra e mandare mister B. all’opposizione per 5 anni almeno e quindi fino alla pensione. Non risulta che Travaglio o il suo giornale, nei 60 gg dopo il voto, abbiano speso una parola per questo.
2. E dimentica anche anche un capitolo della storia, che invece deve essere raccontata tutta. Perché Travaglio non parla mai del referendum del 1995 contro le TV di Berlusconi stranamente vinto dal NO con tanto di quorum? Perché quella fu un a battaglia che la sinistra condusse, sul campo, ma fu persa.
Piaccia o no (è chiaro che non mi piace), gli italiani sull’argomento Berlusconi e il suo conflitto di interessi, hanno detto che per loro non è così importante e può tenersi le sue TV .
La tanto vituperata Sinistra di errori ne ha fatti, ma anche dovuto fare i conti con il fatto che in Italia non c’è mai stata una vera e solida maggioranza anti-Cav. Se a questo aggiungiamo che dal 2001 in poi Berlusconi ha goduto anche dello scudo elettorale della Lega …
Insomma, questo è il punto: Berlusconi di voti ne prende tanti, nonostante i desideri di tanti tra cui, forse anche Travaglio.
Dico forse perché a lui e Santoro la presenza del Cavaliere non crea danni, anzi garantisce un lavoro e anche ben retribuito, come si è visto in occasione della famosa ospitata-inciucio in cui Berlusconi fece un figurone grazie al fatto che nessuno gli fece le domande giuste sui processi. E Santoro fece record di ascolti e di introiti pubblicitari.
Ah già, la pubblicità, l’anima del Cavaliere…

Distinti saluti

Ismaele

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