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Difese poco IMUnitarie

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27 Novembre 2012

Caro direttore, sono dovuti “sinceri e meritati complimenti” per il successo della scuola di Induno al concorso regionale riguardante la sensibilizzazione sul problema energetico; traggo lo spunto evidenziando la differenza con Arcisate che invece, non solo a mio avviso e fino a prova contraria, “era partita male” perché da quasi 27 anni e non si sa fino a quando nonostante i tempi che corrono, paga "una cifra" rilevante per l’affitto del centro di raccolta differenziata appunto ubicato in quel di Induno, che forse anche per questo “si permette fontanelle in aiuole di rotonde stradali”, mentre credo proprio che ci sia lo spazio, a debita distanza dalle abitazioni, per “5 o 6 container” e la gestione “non costerebbe di più”, datosi che la selezione delle materie prime ormai avviene alla fonte, smaltendo riciclando, a parte “sporadici casi tipo Roma o dintorni”.
Inoltre poi si capisce nel concreto come mai ad es. mancano i soldi per il piano del traffico o soprattutto per i marciapiedi anche laddove erano stati promessi, obbligando l’arretramento motivato all’atto della richiesta di recinzione, normalmente aspettando l’acquisizione per usucapione dopo un ventennio, pur con cessione gratuita, mentre le lottizzazioni hanno in carico la realizzazione delle opere totalmente a loro spese in tempi stabiliti e relativamente brevi.
Così certe amministrazioni più o meno virtuose, o che si lamentano sempre ed effettivamente ultimamente sono in particolare difficoltà tanto da precludere servizi essenziali, nel sociale o per gli stipendi di cui oggi fra l’altro è S. Paganino, non spendono niente per “rassicurare”, lasciando nell’attesa passando tanta acqua sotto i ponti in diversi avvicendamenti e “involontariamente” dimenticandosi, non mettendo al corrente o tramandando, impossibilitate da nuove normative o affaccendate in pareggi di bilancio, con parametri di calcolo vincolati anche da “difese tributarie poco stabili o IMUnitarie”.
A questo punto almeno “salviamo il salvabile”, nella specie nei lavori pubblici in semplici manutenzioni e attrezzature di manufatti stradali da tenere a norma secondo il regolamento del C.d.S. e viste le vite umane in gioco, come dovrebbe essere in ogni settore garantendo quel minimo intervento costantemente e preventivamente, senza sconvolgere facilmente le aspettative con leggerezza, o tergiversare, necessariamente per intendersi essendo preponderanti fattori di chiarezza e “volontà coerenti”, di politici o dirigenti, nel rispetto e nei confronti di utenti diligenti, in regola quali contribuenti, che presumono di essere amministrati bene, all’occorrenza partecipati non affidandosi al caso in modo discutibile e logicamente ottimizzabile, o recuperabile, sempre solo attraverso lo scambio di dialogo civile fra persone educate, che non vanno certo “fulminate” ma reciprocamente rese persuase e ascoltate!
Buona giornata e grazie.

Valter Abele Zaccuri

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