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Falsa partenza a Induno Olona

Induno Olona - primo consiglio comunale giugno 2019 - foto Luca Leone
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17 Giugno 2019

(Foto di Luca Leone)

Egregio direttore,

si è svolto giovedì sera il primo Consiglio comunale di Induno Olona per l’insediamento dei nuovi eletti, dopo la riconferma di Marco Cavallin. Il discorso di apertura da parte del sindaco potrebbe considerarsi ineccepibile, toccando i motivi di carattere ideale che faranno da guida per il prossimo quinquennio: la difesa della Costituzione, i temi della pace, il bene comune, le questioni ambientali, i ringraziamenti ecc. ecc. tutti temi che se ripresi da altri consiglieri, compresa la minoranza, avrebbe potuto aprire un dibattito di carattere squisitamente politico della serata, per guardare insieme il futuro della nostra comunità.

Così non è stato. Il dibattito è invece purtroppo scivolato sulla inutile quanto dannosa polemica aperta dal capogruppo della lista del sindaco sulle dimissioni di due consiglieri della minoranza, che dopo essere stati eletti, hanno rinunciato all’incarico. Fatto certamente inusuale, ma che si può comprendere con la delusione della lista di Centro destra che sperava di vincere le elezioni, ma che a mio parere si poteva evitare di enfatizzare, visto il successo elettorale oltre le previsioni ottenuto dalla lista del sindaco.

Questo intervento ha quindi suscitato risposte polemiche da parte di tutti i consiglieri della minoranza, visto anche il fatto che le critiche erano state rivolte a consiglieri non presenti e che quindi impossibilitati a  rispondere.

Si è persa quindi l’occasione di avviare l’attività del nuovo Consiglio comunale in un clima di collaborazione reciproca tra maggioranza e minoranza, che troppo volte in passato è mancata, che porta poi ad avere nelle nostre istituzioni una sterile quanto inutile contrapposizione che non fa il bene della nostra comunità, e istituzioni già mortificate quando fu decisa l’elezione diretta del sindaco, riducendo il Consiglio comunale non più ad un organo di governo, ma semplice strumento di ratifica di decisioni prese altrove, stravolgendo i principi della nostra Costituzione.

All’interno di questa assemblea non si sono quindi sentiti i drammi veri che viviamo oggi in Europa: non si è sentita la voce dei poveri perennemente divisi che vengono scartati dalla società mentre i potenti, a cominciare dai banchieri che gestiscono una finanza criminale, sono fortemente uniti; non si sono sentite le voci dei naufraghi e il loro grido “Terra, terra” ma la terra gli viene negata perché qualcuno ha deciso di chiudere i porti, lasciandoli morire nel Mediterraneo; non si sono sentite le grida di speranza di tutti quei giovani che ci accusano di distruggere il pianeta a causa dei cambiamenti climatici, denunciati dalla sedicenne Greta Tunberg.; ma non si è nemmeno sentita la disperazione di quei giovani che invece la speranza l’hanno drammaticamente persa a causa della nostra indifferenza e che ha portato la diciassettenne Noa a lasciarsi morire di fame e di sete, rinunciando al più grande dono di Dio che è la vita.

Se l’aver dato vita ad una “Lista civica” significa disinteressarsi dei drammi cha oggi l’umanità sta vivendo, con il dilagare delle guerre e il diffondersi di fenomeni come il razzismo e xenofobia, il rischio è quello di mortificare questo Consiglio comunale, di interessarsi solo di rotonde stradali, di attraversamenti rialzati, di piste ciclabili, di spazzatura, dei problemi dell’acquedotto o delle buche stradali, non pensando al futuro dei nostri figli o nipoti. Quella a cui abbiamo assistito giovedì sera è stata, a mio parere, una falsa partenza, nonostante il successo elettorale, lasciando la politica fuori da questa assemblea.

Emilio Vanoni, Comunità democratica – Induno Olona

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