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Fioristi di strada

mazzo fiori rose san valentino
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16 Aprile 2018

Sabato pomeriggio, intorno alle 16.30, semaforo di Masnago. Un ragazzo, appostato vicino, è tutto intento a sistemare con cura il suo mazzo di rose. Come un bene prezioso, le bagna con attenzione con uno spruzzino, cerca di renderle il più possibile attraenti.
Alle sue spalle giunge una macchina della polizia. Non se ne accorge, tutto preso com’è dal mettere in bella mostra i suoi fiori, il mezzo che gli consentirà di raccogliere un pò di soldi per sopravvivere.
Di colpo la portiera dell’auto si apre, con una manovra un pò roccambolesca il poliziotto esce, e, prima che il ragazzo possa realizzare cosa sta succedendo, cogliendolo di sorpresa dal dietro, strappa via le rose dalle mani del giovane, gettandole nella macchina. Spaventato il ragazzo incomincia a correre, visibilmente in difficoltà e rivelando un difetto fisico, forse un piccolo handicap, che rende goffa e impacciata la sua fuga.
Certo la polizia ha fatto giustamente il suo dovere, nulla da dire. Era un abusivo ed era logico confiscare la merce. Merce che, peraltro, viene comperata nei vivai o mercati italiani e, quindi, se i negozi di fiori ci rimettono, altri commercianti del settore ci guadagnano.
Ma chi ha assistito alla scena, non può fare a meno di chiedersi: l’umanità e la compassione dove sono andati a finire? E’ colpendo il singolo ragazzo che si risolve il problema? Che senso ha nel contrastare un fenomeno così grande, agire contro un individuo che è l’ultimo, piccolo anello e l’unico a rimetterci?

E.C.

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