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Una petizione per garantire il diritto all’educazione e alla socializzazione dei nostri bambini

bambini scuola elementare generica
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26 Gennaio 2022

Gentilissimo direttore, riporto il testo di una petizione che io e un’amica abbiamo deciso di lanciare su change.org per sensibilizzare i decisori politici rispetto al momento di difficoltà che le famiglie con bambini stanno vivendo a causa del COVID e della rigidità delle regole per la gestione della crisi sanitaria delle scuole. La ringrazio se potrà aiutarci a diffonderla anche attraverso il suo giornale che è sempre attento a questa tematica che tocca moltissime famiglie. La petizione è anche disponibile a questo link. Con cordialità, la saluto, Elisa Amodeo

Vogliamo esprimere la nostra preoccupazione nel constatare che gli interventi delle istituzioni pubbliche per il contenimento dei contagi non sono ancora in grado di garantire il rispetto dei diritti dei bambini/e e di supportare adeguatamente le famiglie con figli piccoli.

Tra i diritti dei fanciulli riconosciuti dalla Convenzione Onu del 1989 c’è il diritto ad imparare, alla socializzazione, a frequentare la scuola, ad avere una educazione, al gioco. Diritti che possono essere effettivamente esercitati dai bambini nella misura in cui possono frequentare la scuola e altri ambienti di socializzazione, non certamente se isolati e confinati a casa.

Diverse ricerche hanno chiaramente rilevato come l’isolamento, l’impossibilità di frequentare la scuola e di accedere alle attività extrascolastiche sono causa di una crescente povertà educativa, oltreché altri disagi di natura sociale ed emotiva.

Preoccupa il fatto che per molti dei nostri figli oggi non possa essere così e non vi possa essere continuità nella frequenza scolastica a causa dell’attuale situazione sanitaria, ma anche delle attuali norme restrittive per il contenimento dei contagi nella fascia di età 0-6 anni. I bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria scontano le restrizioni più dure che li privano della necessaria continuità scolastica e di relazione con i propri pari. Inoltre, molte famiglie faticano nell’individuare soluzioni immediate per l’accudimento dei figli quando la comunicazione dell’impossibilità di portarli a scuola arriva la sera per la mattina successiva. Ci si trova così a fare scelte drastiche e a costruire improbabili scenari per l’organizzazione familiare che non lasciano tranquilli gli adulti e che non sempre sono del tutto adeguati per i piccoli.

Crediamo nell’urgenza di individuare politiche sociali e sanitarie per la gestione della pandemia che non penalizzino più i nostri bambini e le nostre vite familiari, garantendo la continuità scolastica senza più interruzioni e senza gravare sulle famiglie con protocolli e burocrazie non più sostenibile, così come già accade in altri Paesi europei (Francia, Gran Bretagna, Spagna, Svezia,…). Chiediamo quindi uno snellimento e alleggerimento delle procedure che preveda una o più di queste soluzioni:
– Riduzione della quarantena in termini di durata
– Annullamento della quarantena per i bambini vaccinati o guariti da meno di 120 giorni, come già avviene in caso di contatto stretto extra-scolastico (circolare congiunta dell’8 gennaio 2022, emanata dal Ministero della Salute e dall’Istruzione)
– Attivazione della quarantena solo per un maggiore numero di casi in classe, sin dal nido e scuole materne
– Validità di auto-sorveglianza e auto-testing a domicilio in caso di contatto con un positivo a scuola.
Non possiamo più accettare che l’epidemia di COVID-19 tolga ai nostri bambini normali opportunità di crescita e sviluppo e provochi così tanti disagi nelle famiglie. Dopo due anni di pandemia è un dovere degli adulti gestire la crisi garantendo il rispetto dei diritti dei bambini per poter tornare a vivere una normalità possibile in sicurezza.

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