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Noi genitori “psicoterapeuti” al tempo del Covid

didattica a distanza
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14 Gennaio 2021

Noi genitori “psicoterapeuti” al tempo del Covid
“Mamma, non ce la faccio più a fare le lezioni on-line ma non voglio nemmeno tornare a scuola, mi mette tantissima ansia. Non voglio vedere nessuno. Voglio cambiare scuola, no anzi a scuola non ci voglio proprio più andare”. Cosa fareste se vostro figlio di 14 anni vi dicesse queste cose piangendo? A me è successo. Mia figlia, studente modello fino a qualche mese fa, super sportiva, entusiasta delle amiche, ha subito una vera e propria trasformazione.
Prima liceo, in piena adolescenza, costretta tante ore in casa con noi genitori che “odia”, senza potersi allenare in piscina, ma soprattutto privata dei sani confronti con i coetanei e con i professori, incontrati solo per pochi giorni, obbligata per ore a seguire le voci spesso “gracchianti” delle lezioni, tra un “prof, non la sento!” e un “volete accendere ste telecamere?” … è crollata. E l’ansia del confronto sociale si è impossessata di lei.
Mi chiedo se il Comitato Tecnico Scientifico si sia mai posto il problema della salute mentale dei nostri ragazzi oltre che di quella fisica. E mi chiedo se i nostri governanti regionali si rendano conto del danno che stanno procurando ai nostri ragazzi con i loro “domani si va a scuola, anzi no si ritorna lunedì … via, facciamo che il rientro lo spostiamo al 25”. Senza contare l’enorme disagio per professori e dirigenti scolastici.
Mia figlia è arrivata al punto di non voler più vedere nessuno, nemmeno uno psicologo che potrebbe forse aiutarla a superare il momento. E allora tocca a noi genitori improvvisarci psicoterapeuti ed imparare dai professionisti come confortare ed aiutare un adolescente isolato dalla società. Io lo sto facendo, è una fatica enorme e i successi pochi.
Quello allo studio è un diritto sancito dalla Costituzione. Mia figlia non lo vuole più quel diritto, perché anche quel diritto si è trasformato, perché è un’adolescente che grida “aiutatemi” ma nessuna istituzione sembra ascoltarla.
E mentre la Toscana si organizza e i ragazzi delle superiori tornano a scuola, “l’efficiente” Lombardia rimane a guardare …

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