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«Grazie a tutto il personale sanitario. E anche ai frontalieri»

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18 Marzo 2020

«Grazie a tutto il personale sanitario.

E anche ai frontalieri». È un papà del Gambarogno a spezzare la lancia in favore degli italiani che ogni giorno varcano la frontiera per andare a lavorare negli ospedali e nelle strutture sanitarie e nelle case di riposo della Svizzera italiana. Sua figlia, infatti, è stata di recente operata al Civico di Lugano. L’uomo vuole ora ringraziare chi si sta battendo per curare anche le persone non malate di coronavirus. «Il sistema sanitario ticinese sta facendo un lavoro eccezionale. Grazie. Grazie di cuore. Ai ticinesi e anche ai frontalieri. Mia figlia me lo sta dicendo: sono bravissimi. Tutti. Si danno da fare. Sono degli angeli. È giusto che la gente lo sappia». Infine, un invito. «Vi invito tutti a esporre la bandiera svizzera dai balconi. In questo momento dobbiamo essere più uniti che mai. Mia figlia non ha il coronavirus, ma ha avuto un altro problema. Ed è stata trattata comunque con estrema professionalità. Sono grato, da padre e da cittadino, a questa nazione»e tutti i frontalieri che con professionalità varcano il confine non con pochi problemi.

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