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Hanno parcheggiato mio padre al pronto soccorso e nessuno mi dà retta

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23 Ottobre 2007

Gentile Direttore mi scusi il disturbo,
mi chiamo Bignone Angelo abito a Varese ho mio padre ricoverato da ieri mattina lunedì 22 ottobre ore 11.00 al pronto soccorso di Varese attualmente martedì 23 ottobre ore 20.15 mio padre si trova ancora in corsia in atttesa di un posto in reparto.
La situazione di mio padre è la seguente anni 74 cardiopatico con tre bypass, diabetico insulina dipendente, da non so nemmeno più quanti anni, ha subito due interventi di tumori alla prostata e causa il progresso del diabete è da un anno circa non vedente. Ovviamente il tutto documentabile scritto nero su bianco.
Dopo questi due giorni di “degenza” in corsia del pronto soccorso e su una barella con la spondaina rotta che abbiamo legato noi con la corda (ospedale nuovo) ho cercato di parlare con la dotteressa in servizio oggi martedì 23/10/2007 alle ore 18.30 presso la sala 2 la quale non mi ha voluto ricevere e mi ha mandato a dire da una infermirera che loro non ci possono fare niente .
Ora : da quale reparto siamo in attesa di poter ricoverare mio padre a quanto pare non ci è dato sapere, io penso che per la situazione medica di mio padre, io abbia almeno il diritto di essere ascoltato da qualche medico e non snobbato in questo modo.
Ripeto è solo dopo due giorni di PRECARIA DEGENZA che mi permetto di rompere le scatole a qualcuno vista la situazione!!.
Secondo ma non ultimo le medicine ovviamente le dobbiamo dare noi a orari e frequenze nostre loro non fanno nemmeno l’insulina !!!
Mi rendo conto benissimo che il personale del pronto soccorso non c’entri niente ma se mi permette il disagio lo stiamo subendo noi e in primis mio padre quindi se c’è qualcuno a cui “dispiace” quelli siamo proprio noi.
Sig. Direttore mi scuso ancora e mio rendo conto benissimo che lei non è la persona direttamente interessata ma questa volta voglio usare la rete nel miglior modo possibile facendo sentire la mia voce a più persone possibili.
Decida, ovviamente, lei se pubblicare la lettera sul suo giornale o meno io nel frattempo la ringrazio per la sua attenzione e non mi fermerò qui perchè l’essere trattato in questo modo e per di più con maleducazione non lo sopporto più.
Cordiali Saluti
Angelo.

Angelo Bignone

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