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Ho trovato chi mi ha distrutto la macchina grazie alla Polstrada e alla rete

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Ho trovato chi mi ha distrutto la macchina grazie alla Polstrada e alla rete
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15 Aprile 2015

Egregio Direttore,
grazie a lei, ai suoi colleghi e a molti altri, amici e conoscenti, il mio appello dopo l’incidente di cui ero rimasto vittima domenica ha avuto una grande risonanza che, onestamente, mi ha sorpreso e confortato.

Oggi sento il dovere di scrivere per ringraziare e non solo: domenica avevo contattato le autorità solo telefonicamente, attraverso il 112, lunedì sono andato a sporgere denuncia senza riuscirci, per mia responsabilità: credevo di dover andare in Questura e, quando ho capito di dovermi invece rivolgere direttamente alla Polizia Stradale, ormai era passato l’orario d’ufficio.

Oggi, martedì 14, sono finalmente riuscito a presentarmi a sporgere denuncia e un cortese e competente funzionario di Polizia mi ha accolto comunicandomi senza preamboli di avere già identificato il veicolo, anzi due veicoli, probabilmente responsabili dell’incidente.

Ovviamente le pratiche relative al sinistro devono ancora iniziare, quindi non credo di potere entrare nei dettagli ma la soluzione è stata piuttosto semplice: le forze dell’ordine, prima ancora di ricevere formale denuncia, hanno visto l’appello pubblico, lo hanno confrontato con le notizie relative al traffico che avevano per quella nottata, e hanno identificato gli autoveicoli coinvolti.

Potrei fare alcune note, anche molto pesanti, sul comportamento dei due giovani conducenti, tanto più che erano entrambi assicurati e quindi in qualche modo protetti, ma preferisco raggiungere un punto più essenziale: quando non si è ricchi e si ha bisogno dell’auto, una sorpresa come quella che mi sono trovato due giorni fa può essere motivo di enorme sconforto: fa sorgere alla mente pensieri del tipo “come ci siamo ridotti”, “dove andremo a finire se ciascuno si fa i fatti propri lasciando nei guai gli altri?”.

Credo siano affermazioni comprensibili e anche abbastanza giustificate di fronte ai fatti.
Però vale la pena anche raccontare qualcosa di meno evidente: appena pubblicato il mio appello ho ricevuto decine di messaggi di persone che mi volevano dare informazioni, cercavano di aiutarmi a identificare l’automobile o raccontavano particolari della scena avendovi assistito. Va detto che, a quanto pare, le auto devono essere rimaste sulla strada per un po’ di tempo, senza dare l’idea di volersi allontanare senza lasciare i recapiti e questo spiega perchè nessuno dei testimoni avesse pensato a trascrivere e consegnare i numeri di targa o altri dettagli.

Devo dire poi che, se la professionalità della Polstrada non li avesse bruciati sul tempo, i cittadini con le loro informazioni erano arrivati lontano: in un giorno sapevo ormai modello e colore dei mezzi, dinamica,ora precisa, età approssimativa e numero delle persone coinvolte, metà di una targa e, addirittura, la città di residenza di uno dei conducenti…

E considerato che il sottoscritto, per quanto lettore di gialli, non è un investigatore, decisamente non è poco.

Insomma, siamo circondati da persone che non si assumono le proprie responsabilità e lo notiamo spesso, ma siamo circondati da molte più persone che si fanno in quattro per poter dare una mano al prossimo. Soprattutto, ma questo è un bene, quando colgono che si tratta di una questione generale, di qualcosa che potrebbe capitare a chiunque.

Ora mi resta una lunga trafila assicurativa e, sicuramente, molte seccature delle quali avrei creduto di poter fare a meno quando ho parcheggiato di sera in uno spazio destinato alle auto, in compenso però ne guadagno la consapevolezza che esistono molte persone di cui ci si può fidare.
Ne guadagno anche la conferma dell’importanza di avere una stampa libera e professionale, in questo caso devo dire addirittura formidabile.

Da ultimo ne guadagno anche la scoperta, non avevo mai avuto occasione di accorgermene prima, che a Varese c’è una polizia stradale che non solo ha un grado di efficienza che, in questo caso, non vedrei possibile battere, ma legge anche i giornali e lavora prima di ricevere denuncia.

Ancora un sentito ringraziamento,
Cordialmente, Mauro Sabbadini

Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Miki46

    Credo che l’assicurazione dell’auto del lettore non vorrà sfigurare a fronte della tempestività di polizia stradale e stampa locale per cui tutto quanto serve a risarcire e riparare i danni certo viaggerà a spron battuto guadagnandosi altrettanti elogi per l’acclarata professionalità a tutela del cliente.

  2. mauro_sabbadini
    Scritto da mauro_sabbadini

    Di nuovo grazie a Varesenews, e grazie anche a @Miki46, spero tu abbia ragione ;-)

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