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Il buco di bilancio a Milano lo stanno creando ora

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23 Settembre 2011

Egregio sig. Direttore,
notizia di oggi, il comune di Milano è un benefattore.
Vuole aiutare le famiglie in difficoltà (solo se coppie di fatto), vuole aiutare chi è in difficoltà (specialmente se extracomunitario), vuole risolvere il problema campi abusivi dei rom (non ripristinando la legalità sgomberandoli ma legalizzandoli), vuole risolvere il problema degli appartamenti comunali occupati abusivamente mentre quelli a cui sono stati assegnati sono in strada (problema risolto a favore degli abusivi, sfratti forzati e ripristino della legalità rimandati a data da destinarsi) ed ora, la ciliegina sulla torta.
Il comune sta risolvendo definitivamente il problema generato dall’occupazione abusiva di proprietà privata (atto illegale e considerato reato in ogni paese civile che si rispetti) del centro sociale leoncavallo.
Mi aspettavo il ripristino della legalità, visto che chi governa oggi la città si riempie spesso la bocca con parole tipo "etica", "morale", "legalità", "diritti dei cittadini" e altro ancora, e invece no!
Il comune sta trattando uno scambio con la proprietà dei beni "occupati".
Il comune scambierà quei beni privati con altrettanti di proprietà di tutti i cittadini (proprietà del comune) per pari valore, per poi donare al centro sociale in questione l’area occupata.
Bello vero?
Prima il comune gli ha donato una cospicua somma come "premio" per l’opera sociale svolta in questi anni (opera sociale?????) ora gli regala la sede "legalizzando" di fatto le occupazioni abusive, anzi, peggio ancora, PREMIANDO le occupazioni abusive.
Alla luce di questi atti, con che coraggio la nuova giunta comunale ci viene a dire che c’è un buco nel bilancio?
Se si possono permettere di regalare beni materiali e soldi al leoncavallo, vuole dire che il buco non c’è e che di soldi ce ne sono di più di quelli che servono, perché premiare queste persone non è un atto necessario, non è un dovere dei cittadini, non è prioritario per una città in difficoltà economiche, ma è uno schiaffo morale verso quei cittadini che versano in difficoltà economiche, verso quei cittadini che si aspettano che venga ripristinata la legalità, verso quei cittadini che in questi anni hanno subito le conseguenze delle manifestazioni dei centri sociali (vetrine infrante, auto distrutte, case imbrattate e altro) verso tutti i cittadini che con le loro tasse hanno contribuito alla sostituzione di tutto l’arredo urbano distrutto.
Premiare questa gente è un atto politico, equivale ad un voto di scambio e legalizza e premia l’illegalità.
Aspettiamo il prossimo atto, la costruzione della o delle moschee, sempre a spese del comune, potrebbero poi intitolare una via o una piazza a "lotta continua", o a qualche altro gruppetto che valga la pena ricordare, o anche a quel martire del G8 di Genova……
Povera Milano….
Cordiali saluti

Roberto C.

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