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In Cadorna ho incontrato me stesso

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10 Gennaio 2010

Cara VareseNews,

in questi giorni non mi sto tenendo nulla e quindi mi sembra giusto confessarti che, anche se avevo le mie ragioni, stamattina ho trattato male un mio pari, un accattone che a differenza mia non ha un lavoro ufficiale. Un mio pari mi si e’ presentato in Cadorna come uno specchio: era (come sempre) ben vestito e pettinato, mentre io ero (come sempre) con il mio voluminoso e fosforescente zaino, quello che ai clienti che non mi conoscono mi fa scambiare per un accattone o almeno per un viandante.

Quest’uomo mi da’ fastidio perche’ non e’ un mendicante qualunque: si veste bene ed e’ gentile perche’ ti vuole fottere ed usa sottili stratagemmi psicologici per ottenere la moneta con la quale probabilmente riesce a vivere dignitosamente. Appena ti avvicini alle macchinette per fare il biglietto del metro’ costui si avvicina dicendoti che gli mancano 60 centesimi per comprare il tagliando di viaggio. Chissa’ quanti gli credono perche’ e’ ben vestito e gentile ma io non lo sopporto perche’ ho capito che la sua elemosina e’ scorretta. Stamattina ci ha provato ancora, ha scrutato nel mio portamonete che conteneva diversi euro (non potendo vedere invece il portafoglio che era del tutto vuoto), ed ha esclamato "li hai contati?" Non ci ho visto più : "ma tu tutte le mattine devi stare qui a rompere i c… ?" gli ho detto. Lui si e’ risentito: "Io ho 52 anni e, come molti qui – mi ha detto – tutti i giorni faccio la ‘colletta’, dovresti almeno rispettarmi".
Dopo un breve scambio di battute gli ho chiesto scusa, ma non devo essere stato convincente perche’ pensavo comunque di avere le mie buone ragioni.

Sono poi andato in negozio ma, quasi a fine giornata avevo venduto solo due borse. Giunto un cliente affabile e fiducioso, per venderne una terza mi sono inventato una sequenza ben articolata non dico di balle ma certo di argomenti nei quali non credo per nulla, ed ho centrato il mio obiettivo. Ho rubato? No, ma ho manipolato ampiamente. La prossima volta, se avanzo due euro offriro’ il caffè al mio collega di Cadorna, magari diventiamo amici.

Antonio di Biase

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