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Incidenti, ennesima macelleria stradale

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9 Ottobre 2007

Caro Direttore,

non basta andare piano e rispettare le regole. Almeno, non è più sufficiente. Perchè c’è sempre qualcuno che si crederà padrone della strada e arriverà, in base a questo suo presunto e inviolabile diritto, ad uccidere fino ad eliminarti pur di passare, sempre più veloce e sempre più incurante delle regole.
Non basta rispettare i limiti di velocità. Perchè dall’altra parte qualcuno penserà bene di accellerare i tempi, di sorpassare anche in curva. E tu ignaro che confidi ancora in un mondo di regole cercherai di fargli capire che qualcuno di noi due si deve pur togliere di mezzo. Lui ti anticiperà e abbagliandoti ti farà capire che tu, senza perdere troppo tempo, ti devi togliere di mezzo perchè l’altro, contromano, mica può interrompere a metà un così bel sorpasso.
Ovviamente non puoi stare nemmeno tanto tranquillo in bicicletta. Prima di tutto perchè fai la fine del riccio visto che vieni considerato alla stessa stregua. Il ciclista è un animale stradale lento e come tale deve soccombere. C’è solo dà sperare che travolgendoti ti lascino mezzo agonizzante sul ciglio stradale. Perchè di solito l’animale motorizzato non si accontenta che tu gli lasci strada, deve eliminarti per evitare di incontrarti il giorno dopo e dover improvvisare nuovamente il suo spettacolo.
Adesso sembrerebbe fiorire una nuova tendenza: il colpisci e fuggi. Solo che è sempre più difficile trovare un pedone e un ciclista disposto ad essere travolto. Allora i novelli piloti li vanno a cercare anche sulle piste ciclabili, rarissime lingue di asfalto che sembrano fatte apposta per farci sfrecciare sopra moto e quant’altro. E nel più fortunato dei casi vieni travolto, ucciso e la cosa finisce lì. Mica come a Bari dove oggi si sono pure divertiti a fare a fettine il cadavere passandoci sopra e sparpagliando i poveri resti per centinaia di metri (fonte: Corriere della Sera).
Ovviamente l’esercito intoccabile dei motorizzati a fronte a questi spiacevoli “incidenti di percorso” ha una serie di scusanti belle e pronte: strada dissestata, mancanza di NewJersey, segnaletica inadeguata. Nessuno ovviamente accenna al fatto che catapultarsi a 120 Km/h in città e azzardare sorpassi stile Le Mans può essere minimamente pericoloso. La colpa è di tutti e mai del responsabile di tali atti.
Per finire chiedo scusa al delinquente che alle 7 di mattina, a Tradate, ha deciso di imboccare la rotonda di accesso alla nuova Coop contromano. Gli chiedo scusa se non ho avuto la sensibilità di accorgermi che per uscire dal parcheggio del supermercato avrebbe sprecato quei 3-4 secondi vitali e quindi la sua è stata una scelta più che motivata. Gli chiedo scusa se io, povero pendolare pirla , sono transitato e me lo sono trovato di fronte. Ho suonato e forse ho urtato la sua sensibilità fatto sta che mi ha gentilmente invitato a visitare un certo luogo. Rivolgo anche un appello ai paramedici che si troveranno un giorno a dover soccorrere degli animali di tale specie dall’ennesima carneficina stradale. Date preferenza alle vittime innocenti che inevitabilmente questi scellerati si porteranno dietro e magari non affrettatevi subito con queste persone, almeno diamogli qualche minuto per riflettere sulla loro presunta inutilità.

Felice Griffi

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