La Libia e l’instabilità
8 Luglio 2019
Egregio Direttore.
Si sente spesso affermare da esponenti della Lega che chi scappa dalla Libia non sono i libici ma persone provenienti da altri paesi africani, pertanto non è vero che la Libia sia un paese in guerra e pericoloso! I libici non scappano!
Evidentemente chi fa queste affermazioni, penso in malafede, non è mai stato in Libia prima della caduta di Gheddafi. A quei tempi c’era una forte presenza di immigrati, da paesi limitrofi e non, che venivano occupati nei lavori più umili, la bassa manovalanza!
I libici occupavano esclusivamente posti dirigenziali ed formavano la classe militare ( vedi Dubai e paesi del Golfo).
A seguito dell’instabilità, e delle guerre civili, che si è instaurata con la caduta di Gheddafi, le persone che più soffrono e che cercano di scappare sono gli immigrati , che non possono ritornare nei loro paesi d’origine perché ne erano scappati per vari motivi ( miseria, guerre, siccità …) I libici, funzionari etc. si sono riciclati nei nuovi regimi mentre i militari hanno formato le milizie attualmente in lotta.
Per concludere affermare che i libici non scappano perché non esistono i presupposti per definire la Libia paese insicuro è una grossa falsità dettata dalla malafede e ignoranza.
Cordiali saluti
Roberto Sechi
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