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«La politica ambientale è ancora in secondo piano»

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15 Luglio 2006

Egregio direttore,
ricorre questa settimana il triste anniversario dell’incidente di Seveso, vorrei fare qualche riflessione sul valore dato all’ambiente,da quel momento fino ad oggi. A fronte di un incidente così grave per la nostra storia che valore e che attenzioni maggiori ha avuto l’ambiente?
Francamente non penso che l’ambiente abbia ottenuto maggiore attenzione,certo è stato istituito un apposito Ministero nel 1986, il referendum sul nucleare è stato un passo molto importante ma poi???
Il valore ambientale è ancora troppo lontano dalla nostra cultura, i condoni edilizi, l’ attacco selvaggio alle coste purtroppo sono li a dimostrarlo!
Negli ultimi decenni, chi si poneva come difensore dell’ambiente è stato sempre additato come colui che non vuole lo sviluppo, come colui che è contrario a priori, come colui che vuole l’arretratezza di investimenti e strutture per il proprio paese.
Questo non è assolutamente vero,la cultura ambientale non è la cultura del No, ma è la cultura di chi vede nell’ambiente una risorsa da tutelare e non un campo da conquistare.Purtroppo la cultura ambientale che si è sviluppata a livello mondiale ed europeo ha fatto molta fatica a svilupparsi e a radicarsi nel nostro territorio nazionale.
Se poi concentriamo la nostra attenzione sugli strumenti normativi che sono entrati a far parte della produzione normativa europea in questi anni e li confrontiamo con il fatto che puntualmente il nostro paese era ed è arretrato nelle loro applicazione nel diritto interno questo fa emergere in maniera del tutto evidente e preoccupante quanto nel nostro paese manchi ancora questa cultura ambientale.
Circa un mese fa, ad un convegno organizzato a Somma Lombardo, è stato detto che visto il tenore intellettuale elevato del dibattito (si parlava di sviluppo del territorio e infrastrutture) le associazione ambientaliste non erano state coinvolte.
Abbiamo assistito anche a dichiarazione abbastanza eloquenti che trattano gli strumenti di “politica ambientale” come se fossero un qualcosa da eliminare perché visti solo ed esclusivamente come un freno allo sviluppo economico di pochi a scapito del diritto alla salute di molti.
Nella nostra provincia poi la situazione è per certi versi assurda: dove ha sede il parco del Ticino, una delle riserve della biosfera riconosciuta tale da un provvedimento dell’Unesco, si vorrebbe ampliare l’aeroporto di Malpensa realizzando la Terza Pista (cancellando di fatto un paese intero, Tornavento), aeroporto che ancora manca di una vera e propria VIA e che continua ha produrre effetti negativi a fronte dei tanto decantati effetti positivi che sarebbero dovuti cadere sul territorio.
Questo è un esempio lampante di come gli strumenti in campo ambientale e le poche decisioni prese a favore dell‘ambiente siano state del tutto disattese: la V.I.A., gli interventi di mitigazione ambientale dove sono finiti?le quote di aree da ripiantumare come mai diminuiscono ad ogni passaggio istituzionale in qualche commissione? Sarà applicata la V.A.S.?
In questa situazione ove non è possibile accettare questo ulteriore sviluppo dell’aeroporto, senza che non siano messi in campo tutti gli strumenti di tutela ambientale previsti dalle leggi europee e dallo Stato Italiano (non la Libera Repubblica di Banana!), è sconcertante leggere che non si abbia il coraggio di dire No a qualsiasi ipotesi di Terza Pista, che non si abbia il coraggio di dire No a qualsiasi ulteriore sviluppo del traffico aeroportuale, che ci si nasconda dietro ad un dito dicendo che quella proposta da SEA all’interno della riapertura del Piano d’Area non sia quella ufficiale. A me il semplice fatto che questo comporterà la cancellazione di un paese è sufficiente per dire No!.
Abbiamo la possibilità di giocare un ruolo fondamentale per il nostro futuro, non solo scegliendo meglio i nostri governanti (già fatto), ma anche attraverso un’opera di coinvolgimento e di sensibilizzazione di tutti quei cittadini che a fronte di un paventato sviluppo sono attratti da false promesse di benessere che celano danni a volte irreversibili per la zona in cui TUTTI gli individui (insensibili compresi) nascono, crescono, socializzano e diventano grandi.

Walter Girardi - Federazione dei Verdi.Lonate Pozzolo

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