» Invia una lettera

Lettera aperta a Don Mazzi

don mazzi
1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle
Loading...

4 Settembre 2015

Egr.Direttore,

è molto difficile parlare di Ilaria, la ragazza morta sulla spiaggia di Messina, uccisa da una dose letale di ecstasy, quando le spiagge della Sicilia sono diventate la meta finale di quella tragedia epocale dell’immigrazione, che a centinaia muoiono nel mare Mediterraneo. Muoiono così in tanti da non riuscire più a fare notizia. Ma pur di fronte a queste tragedie dove la politica e l’Europa non riescono a dare risposte decenti, che anzi quando le dà sono semplicemente vergognose, è forse anche giusto e sacrosanto parlare anche dei drammi dei nostri ragazzi.

Lo fa con un articolo forse un po’ provocatorio un personaggio autorevole, don Antonio Mazzi, su una delle riviste più importanti del panorama editoriale italiano, Famiglia Cristiana. Scrive don Mazzi: “Inventiamo la festa, fuori dalla discoteca. Una proposta – oratori aperti il sabato fino alle due di notte”.  Quello di stanare gli oratori per un impegno maggiore per i giovani è giusto. Meno giusto mi sembra quello di tenere aperti gli oratori fino alle due di notte. Don Lorenzo Milani, che riposa da cinquant’anni nel cimitero di Barbiana, si sarà rivoltato nelle tomba nel leggere quelle parole. Ma don Mazzi, cui va tutta la mia stima, è ovviamente persona seria e credibile, forse poco sognatore e troppo realista.

Su luoghi deputati a far divertire i giovani, lo Stato si è dimostrato, come al solito, assente, consentendo in nome della libertà del divertimento sfrenato, tutto il possibile immaginabile, dimenticando qualsiasi intervento di carattere educativo e di sicurezza. E’ come se un domani, in nome della libertà si potrebbero abolire dalle strade o dalle autostrade, qualsiasi limite della velocità. Cosa che praticamente avviene per la quasi totale mancanza di controlli.

Se da una parte potrebbe essere irrealistico pensare di poter chiudere le discoteche, è al contempo un atteggiamento criminale da parte dello Stato aver consentito di permettere alle discoteche di tenere aperto la loro attività dalle mezzanotte alle sei del mattino, sei ore di divertimento (o falso divertimento) che una persone normale anche se molto giovane, non potrebbe reggere fisicamente, se non assumendo droghe o bevande alcoliche, che possono consentire al ragazzo di resistere oltre a quanto il proprio fisico gli consentirebbe in maniera normale. Se lo Stato non vuole risultare complice di consentire divertimenti criminali, deve avere la responsabilità di dettare  norme per la sicurezza dei nostri giovani. E le misure della sicurezza sono due: stabilire un limite di decibel da non superare come in qualsiasi luogo di lavoro e prevedere la chiusura delle discoteche entro la mezzanotte. Potrà sembrare molto provocatoria, ma dare ai giovani del sabato sera tre ore di divertimento (dalle 21 alle 24) credo che si più che sufficiente come erano gli orari delle balere dei nostri tempi. E ai nostri tempi, me lo consentirà don Mazzi, ci si divertiva di più di oggi, anche se poi a quei tempi i nostri parroci tuonavano dai pulpiti per questi divertimenti, definendoli immorali.

Giusta quindi la proposta di svegliare gli oratori che purtroppo dormono (io mi accontenterei di vederli aperti al sabato sera almeno sino alle 23), esagerata quella di vederli aperti sino alle due di notte. Don Milani diceva che essere educatori non significa adattarsi alle mode commerciali, ma al contrario contrastarle. Solo cosi si amano i nostri giovani, come lui ha amato io suoi ragazzi, avendo avuto come dono quello di incontrare Dio.

EMILIO VANONI  

PS. Una proposta legislativa potrebbe essere quella di prevedere sgravi fiscali a quei locali pubblici che chiudono entro la mezzanotte e che rinunciano a vendere bevande alcoliche o super alcoliche.      

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.