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“Liberateci dal mercatino dell’usato a Gazzada”

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25 Maggio 2013

 L’8 marzo scorso abbiamo presentato al Sindaco Bertuletti (nella foto) la seguente petizione in difesa di quelli che riteniamo essere nostri legittimi interessi; la petizione è stata sottoscritta dalla quasi totalità degli abitanti ed esercenti di via Italia Libera, residenti fra l’incrocio con via IV novembre e p.zza San Bernardino:
“Egr. Sig. Sindaco Cristina Bertuletti, noi sottoscritti abitanti e commercianti di via Italia Libera Le chiediamo che per il “Mercatino dell’usato”, che si tiene ogni prima domenica del mese, da oltre vent’anni, venga trovata una diversa collocazione. Troppi e da troppo tempo sono i disagi cui siamo costretti. Il più grave è quello di non sentirci padroni di entrare ed uscire da casa nostra in auto, questo anche se la delibera consigliare che lo autorizza, tutela questo nostro diritto, ma ci creda, questa è solo teoria. Spesso, il sabato sera, siamo costretti a parcheggiare le nostre automobili in piazza Galvaligi o lungo la provinciale per essere liberi di usarle durante la domenica e, in questo caso, molto difficilmente ritroveremmo un parcheggio ad una distanza accettabile dalle nostre abitazioni, in quanto di rientrare in casa non se ne parla proprio. Di non poco conto, inoltre, è il disturbo alla quiete pubblica provocato dall’improvviso uso di clacson, soprattutto la mattina all’arrivo degli espositori e, nel tardo pomeriggio, quando gli stessi tolgono il “disturbo”. Da ultimo, troviamo grave e poco rispettoso della nostra ospitalità il fatto che nessuno degli organizzatori provveda a ripulire la strada e gli spazi antistanti il vecchio Municipio dalla sporcizia, lasciando la via in condizioni indecenti. Molte sono le alternative e le soluzioni che possono essere trovate perché lo stato di cose sopra descritto abbia fine. Nella speranza che questa nostra richiesta venga presa nella giusta considerazione, cogliamo l’occasione per porgerLe i nostri più cordiali saluti.”
La petizione non ha sortito alcun effetto: l’indecoroso Mercatino di scambio fra privati “che tale non è” prosegue con centinaia di persone che continuano a non avere a disposizione bagni pubblici e così o devastano quelli del bar o si infilano nei portoni per espletare i loro bisogni; i gazebo degli espositori impediscono di aprire le finestre al pian terreno e raggiungere o lasciare casa in auto continua ad essere un’impresa eroica e non un legittimo diritto. Visto che la nostra richiesta, per ora, non ha avuto alcuna udienza da parte degli amministratori, abbiamo deciso di estendere  la raccolta delle firme, per lo spostamento del Mercatino, a tutta la comunità che fin da ora ringraziamo per la solidarietà.

Un gruppo di cittadini di Gazzada Schianno

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