Moto, emblema della prepotenza
24 Aprile 2007
Egregio direttore
La moto e i motorini ormai è diventata il nuovo emblema della prepotenza stradale ad i massimi livelli.
Lasciando i soliti sterili giudizi sull’eccessiva potenza dei mezzi in vendità, giudizi applicabili in ogni campo e circostanza, quello che lascia veramente di stucco è la totale assenza di educazione stradale di chi a qualunque età decide di diventare centauro della domenica.
Le infrazioni non si contano, semafori bruciati, folli corse a 200 e piu km/h, gincane incredibili tra le auto in coda, la destra e la sinistra per questi prepotenti non esiste purchè si superi l’ignobile quattro ruote.
Neanche l’autovelox ferma più questi pazzi, i più furbi montano cosi in obliguo le targhe che solo un satellite in orbita riuscirebbe a fotografarli.
Comunque quando ci scappa il morto la colpa e solo del povero automobilista che ha svoltato senza dare precedenza, e grazie guardi a destra e vedi un puntino lontano a 1000 e + metri inizi la svolta e ti trovi il motociclista che viaggiava a 200 (su una strada con limite a 50) nella portiera.
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