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9 Gennaio 2019

Egregio Direttore,

ringrazio Gianmarco Martignoni che ha preso in considerazione l’ultima mia lettera sulle prossime elezioni europee: Solo l’unità del centro sinistra può sconfiggere razzismo e xenofobia”.

Inizio facendo l’affermazione la più banale possibile: il voto è una cosa importante. In America poche settimane or sono, nel corso delle elezioni di medio termine c’è stata una mobilitazione popolare di tutto il Partito Democratico americano, che ha portato alla sconfitta dell’attuale presidente che poco ci mancava per essere sonora.

Qui da noi, mentre sulla difesa dei diritti di tutte le persone, migranti compresi, c’è una grande mobilitazione unitaria, quando si andrà a votare, questa unità si spezza in tanti divisioni e partitini, facendo vincere questa destra populista che ha scoperto che seminando odio, razzismo e xenofobia, si raccolgono più voti. Questo avviene perche siamo un po’ tutti nostalgici di quel sistema elettorale che garantiva a tutti di votare il partito che meglio rappresentava la nostra identità. Ma oggi, piaccia e non piaccia, la realtà è tragicamente cambiata. Viviamo in un periodo storico brutto, difficile, tragico dove predomina l’indifferenza e l’antipolitica. Una crisi morale, economica, politica, una crisi dei valori fondamentali su ci si è retto il nostro Paese con la nostra Costituzione.

Liliana Segre, nominata da Famiglia Cristiana italiana dell’anno, parlando della indifferenza ha detto: “E’ come la nebbia che invade la Pianura Padana e di colpo, in una giornata serena, ti avvolge e tu perdi la cognizione del tempo e dello spazio. Oggi siamo immersi in una nebbia assoluta che ci fa dubitare di qualsiasi cosa e teoria, del vicino di casa, delle parole che stiamo dicendo. Tante situazioni negative di oggi sono frutto di questa indifferenza che ha reso tutto uguale, il bello e il brutto, il chiaro e lo scuro. Il non credere più in niente è diventato un credo”

Lo scorso 4 marzo con il voto, non c’è stata solo la sconfitta del PD ma di tutta la sinistra, scoprendo quanto il Paese era cambiato, la gente aveva creduto a promesse elettorali impossibili, trovando nello straniero, il migrante, il diverso, il capro espiatorio della causa della nostra crisi. E’ quindi con il voto che possiamo rimediare al disastro avvenuto, cercando di presentarci in maniera unitaria alle prossime elezioni europee, riconoscendo che il PD è un partito sufficientemente europeista, non è razzista e nemmeno xenofobo. Capisco la difficoltà per tanti di votare per un partito che è stato una delle  cause principale della nostra crisi ma non abbiamo alternative. E chiaro che per realizzare questa unità serve un impegno di tutti, indistintamente, nella speranza che lo stesso PD esca al più presto da questo suo letargo e riscopra la sua anima popolare di un tempo.

Per tutte queste ragioni non andare a votare per protesta o votare per un partito che non raggiungerà la soglia del 4% prevista per entrare nel Parlamento Europeo è come votare Salvini. Non ho nessuna voglia di ricevere alla fine del prossimo mese di maggio una lettera di ringraziamento da parte di Salvini per avergli consentito di stravincere le prossime elezioni. Il mio obiettivo è il contrario: poter affermare che la maggioranza degli italiani non è razzista e xenofoba ed ascolta le parole di papa Francesco che sugli immigrati auspica Solidarietà e Accoglienza.

Considerazione finale: in Italia storicamente dopo la guerra e la Costituzione sono esisti solo tre o quattro partiti veramente radicati nel territorio. Pensare che oggi in questa crisi, possano coesistere due partiti del Centro Sinistra è velleitario e utopistico. Cerchiamo quindi tutti di essere realisti e non pensare solo al proprio orticello, apriamo il cuore, le porte e i porti a tutta quella povera gente che sogna di vivere in un mondo senza più confini, perche siamo tutti fratelli, tutti migranti, un sogno che si realizzerò alla fine di questo secolo, se saremo capaci di governare un futuro senza più guerre, ma affrontando insieme i gravi problemi che colpiscono l’intera Umanità, dai cambiamenti climatici alla crisi economica per un mondo dove potremo essere veramente tutti liberi e ugali.

Emilio Vanoni – Induno Olona

Commenti

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  1. Giorgio Martini Ossola
    Scritto da Giorgio Martini Ossola

    La sinistra italiana persevera nel non fare autocritica,vgiocare sulle parole fascismo e razzismo non paga ed il crollo nei sondaggi lo conferma. Il non voler accogliere tutti indiscriminatamente non ha nulla a che vedere con il razzismo e la xenofobia, ma si può definire solo buon senso. Accogliere chiunque senza poter dar loro una possibilità di vita migliore è devastante per tutti oltre che disumano, ma è così difficile da comprendere questa semplice regola? Farli vivere sotto un ponte è accoglienza?

  2. Gianfredo Ruggiero
    Scritto da Gianfredo Ruggiero

    La verità è che l’immigrazione “senza se e senza ma” fa comodo a molti: alla sinistra e alla Chiesa di Begoglio per avere qualcosa di nobile da dire e agli industriale che ai nostri disoccupati preferiscono gli immigrati ben disposti a farsi sfruttare. Per fortuna gli italiani queste cose le hanno ben comprese e lo dimostrano nelle urne e nelle Chiese sempre meno frequentate.
    Gianfredo Ruggiero, Circolo Excalibur

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