Piste ciclabili e civiltà
Loading...15 Novembre 2012
Egregio Direttore,
di ritorno da un tour in terra andalusa, volevo esternare la mia totale ammirazione per la rete di piste ciclabili costruite in diverse città importanti come Malaga, Siviglia, Granada e Cordova.
Oltre ad essere in condizioni perfette, gli utenti di tali infrastrutture sono estremamente educati e rispettosi dei diritti e dei doveri che in un tale frangente sarebbe assolutamente doveroso rispettare. E non sto’ parlando dei Paesi scandinavi, ma della Spagna, che, al di la’ della crisi, ha saputo implementare in poco piu’ di 20 anni tante efficientissime infrastrutture che il nostro Paese se le sogna!
La nostra provincia è all’avanguardia, dopo quella di Trento/Bolzano, da questo punto di vista (piste ciclabili), ma quello che fa’ la grande differenza rispetto a quelle iberiche è proprio la totale mancanza di educazione della gente che le frequenta.
Dovrebbe essere logico ed automatico che sia i pedoni che i ciclisti tengano la propria destra, come del resto impone il buon senso. Invece no, incontri di tutto e di piu’: gruppi familiari che occupano l’intera carreggiata fregandosene degli altri, in particolare di chi transita in bici con grave rischio di cadute; bambini e animali liberi di scorazzare a zig-zag come fossero al parco giochi, e appena si presenta l’occasione, l’idiota di turno da’ il suo contributo con depositi abusivi e danneggiamenti gratuiti.
Evidentemente il nostro livello socio-culturale è ahimè ancora troppo basso ma sono convinto che con un piccolo sforzo da parte di tutti, potremmo presto competere alla pari con i nostri amici spagnoli!
Saluti e buone ed…..intelligenti passeggiate a tutti!
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