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Quando la San Marco scende in campo…Altro che tifoseria violenta!

ultras san marco
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11 Maggio 2016

Buonasera,

vorrei replicare alla lettera da Voi pubblicata oggi in nella sezione Busto Arsizio/Altomilanese e relativa alla partita tra il G.S. San Marco e Folgore Legnano.

La persona che ha scritto la lettera dice: “Ho deciso di scrivervi perché credo che tutti debbano sapere cosa accade quando la G.S San Marco Calcio di Busto Arsizio scende in campo”: per poter sentirsi legittimati e autorizzati a dire tanto, bisognerebbe far parte di questo gruppo, conoscerne i componenti, bisognerebbe vivere questa squadra giorno dopo giorno, dentro e fuori dal campo, seguirla domenica dopo domenica su quegli spalti come faccio io e come fanno tantissime altre persone, giovani, anziani, donne proprio come lei, intere famiglie con piccoli e grandi figli al seguito… E allora sì che avrebbe il diritto di parlare, di raccontare, di condividere con chi tutto questo non lo conosce e non lo può conoscere essendo al di fuori di questa realtà.

In caso contrario, bisogna stare molto attenti alle parole dette perché hanno un peso, perché come in questo caso potrebbero screditare un’intera squadra, una società e i giocatori che ne fanno parte, oltre che accusare gratuitamente tutte le persone che con il cuore, con il massimo rispetto e con la grande passione che li contraddistingue sostengono questa squadra ogni domenica.

Vorrei precisare che questi stessi tifosi che nel racconto vengono ingiustamente etichettati come violenti, aggressivi, antisportivi, privi di rispetto ecc. sono gli stessi tifosi che (in seconda categoria e non in serie A!) per tutti i 90 minuti cantano a sostegno della propria squadra e dei propri giocatori, per nulla al mondo mancano ad una trasferta ovunque essa sia, creano e costruiscono con le loro stesse mani striscioni, bandiere, coreografie che colorano ogni domenica il campo della San Marco… Sono gli stessi tifosi verso i quali i giocatori avversari a fine partita vanno a complimentarsi per il calore e il supporto che hanno regalato ininterrottamente alla propria squadra fino al fischio finale, sognando loro stessi di giocare in campo con una tifoseria del genere… E sono quegli stessi tifosi che ogni domenica, con il cuore che batte, canterebbero un coro personale per ognuno di quei pulcini di neanche 7 anni che erano presenti al torneo, per incoraggiarli a dare il massimo per la propria squadra e per i propri compagni.

Questa è la SAN MARCO, questi sono i tifosi che ne fanno parte e non può e non deve una partita, un episodio individuale o qualche coro sporadico durato al massimo pochi minuti avere il sopravvento e oscurare tutto questo.

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