Quelle parole di pace di Obama, così attuali undici anni dopo
4 Giugno 2020
Gentile direttore
il 4 giugno del 2009, in un periodo di grande tensione tra gli Stati Uniti e i musulmani e prima della agitazioni della “Primavera Araba” l’ex Presidente Obama parlò al Cairo: parole semplici ma che continuano ad essere di grande attualità.
«Tutti condividiamo le stesse aspirazioni: quella di vivere in pace e sicurezza, di volere un’istruzione e un lavoro decoroso, di amare le nostre famiglie, le nostre comunità e il nostro Dio. Tutti i popoli aspirano alle medesime cose: la possibilità di parlare ed esprimersi liberamente, di decidere come vogliono essere governati; la fiducia nella legge e nell’equa amministrazione della giustizia; un governo trasparente che non si approfitti del popolo; la libertà di vivere come vuole».
«È più facile iniziare una guerra che finirla. È più facile accusare gli altri invece che guardarsi dentro. È più facile osservare le differenze di ciascuno di noi che le cose che abbiamo in comune, ma nostro dovere è scegliere la strada giusta, non la più facile. C’è un unico comandamento dietro ogni religione: fate agli altri quello che vorreste che gli altri facessero a noi».
«Abbiamo la possibilità di creare il mondo che vogliamo, ma soltanto se avremo il coraggio di dare il via a un nuovo inizio, tenendo a mente ciò che è nelle Sacre Scritture: il Corano dice: “Oh umanità! Sei stata creata maschio e femmina, e divisa in nazioni e tribù, così da poterti conoscere meglio”. Nel Talmud si dice: “La Torah ha per unico scopo la promozione della pace”. E la Santa Bibbia dice: “Beati coloro che portano la pace, perché saranno chiamati figli di Dio”. I popoli di tutta la Terra possono convivere in pace: noi sappiamo che questo è il volere di Dio, e che questo è il nostro dovere su questa Terra».
Andrea Zirilli
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Il “pacifista” presidente Obama,premio nobel per la pace anno 2009 proprio in merito al discorso che il lettore ha citato,ricordo che durante i suoi mandati ha dichiarato guerra ai seguenti paesi:Afghanistan,Libia,Iraq e Siria…ricordiamo che il conflitto siriano lo cominciò proprio Obama,Ucraina,inoltre autorizzò interventi militari in Yemen,Pakistan e Somalia che causarono centinaia di morti civili. La differenza tra Obama e Bush fu solo l’arte di cammuffare i propri operati,gli interessi furono gli stessi.