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Restituiteci l’Eucarestia

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31 Marzo 2020

Egregio direttore,

sono Chiara Maranta, una ragazza, una ricercatrice, una cittadina e soprattutto una credente cattolica.

Ciò che mi spinge a scrivere è il profondo dolore nel constatare che nella società, nella Chiesa, nel cuore della maggior parte delle persone, credenti o no, Dio è morto. Dopo 2000 anni lo abbiamo ammazzato nuovamente.

E’ un Dio che è morto nelle chiese vuote perchè non viene consentito ai sacerdoti di celebrare l’Eucarestia, sotto la parvenza di un’obbedienza al vescovo, al Papa, allo Stato. Sarebbe preferibile togliersi la tonaca dato che quell’obbedienza fatta a Dio nel giorno della consacrazione che valenza ha?

E cosa accadrebbe in questo momento se anche i ricercatori come me, gli operatori sanitari, quali medici, infermieri, tecnici di laboratorio come mia madre smettessero di compiere il proprio operato venendo meno al giuramento d’Ippocrate in questo momento di grave difficoltà? Se si rifiutassero di andare a lavoro perchè vi è un’alta probabilità di ammalarsi e morire? Li decantiamo tanto sui social che sono i nostri eroi e che non sappiamo come fare per sdebitarci, eppure anche a loro viene negato l’unico aiuto possibile, quello spirituale dell’Eucarestia. Come possono continuare a combattere per noi, dove trovano le forze se anche a loro viene negato di rafforzarsi con il pane che Gesù ci ha lasciato?

E’ un Dio che è morto nei tabernacoli vuoti a causa dei continui abusi perpetrati da parte di uomini delle forze dell’ordine ai danni di sacerdoti e di fedeli. Basti solo pensare a ciò che è successo a Cerveteri ed a San Gennaro Vesuviano: ma quanti altri episodi sono accaduti e che non sono venuti alla ribalta!

E’ un Dio che abbiamo abbandonato nella corsa ai supermercati, alle tabaccherie per rifornirci di sigarette, di cibo materiale… e il cibo spirituale viene meno… che contraddizione!

E’ un Dio dimenticato in qualsiasi testata giornalistica, trasmissione televisiva, discorso politico. Ma in quale epoca storica, che io ricordi, colpita da epidemia, pandemia non si è ricorsi all’aiuto divino? Tutto ciò che è invisibile l’uomo non lo può combattere però lo può combattere Dio ecco la necessità di pregare, di dire il rosario, di continuare a celebrare l’Eucarestia, di continuare a distribuire l’Eucarestia perchè solo Dio può combattere l’invisibile. Ecco la necessità di parlare di Dio, quel Dio che è morto dopo 2000 anni di nuovo grazie all’ipocrisia dello Stato, della società, della Chiesa.

Mi domando come è possibile che al giorno d’oggi accadano ancora episodi simili ma bisogna fare in modo che non accadano più. Credo sia necessario darsi letteralmente una calmata, prendere la corona del rosario e incominciare a rivolgersi verso l’alto!

In questo periodo di isolamento causato dalla pandemia COVID-19, siamo tutti chiamati ad obbedire ai sani e giusti valori di cittadini coscienziosi, rispettare le giuste distanze, prendere le dovute preucazioni, un modo semplice per prendersi cura di sè stessi e degli altri.

Credo fermamente che una corretta concertazione tra lo Stato e la Chiesa possa fornire una soluzione per consentire ai sacerdoti di celebrare la Santa Messa quotidiana, soprattutto nei giorni di domenica delle Palme e domenica di Pasqua, di donare l’Eucarestia ai fedeli che lo richiedono, con le giuste precauzioni, con i giusti modi, con le giuste distanze… Sicuramente sapete meglio di me come adoperarvi per rendere tutto ciò possibile ma non lasciateci senza il cibo che guarisce anima, corpo e spirito.

Se il dottore mette a repentaglio la propria vita solo per curare il corpo, perchè voi sacerdoti che avete il potere da Dio di curare anima, corpo e spirito venite meno alla vostra promessa, al vostro giuramento? Perchè voi politici non consentite ai sacerdoti di compiere il loro dovere?

In un momento difficile, si ha bisogno di un modello da seguire… e quale modello migliore può essere Maria Santissima e Gesù Cristo, pane vivo e farmaco dell’immortalità.

Nella speranza che per la domenica delle Palme ripristinate le celebrazioni, anche in modo molto intimo, e che per Pasqua fate risorgere Gesù nelle chiese, concludo con una citazione di Guccini:

“che se dio muore è per tre giorni e poi risorge
In ciò che noi crediamo, dio è risorto
In ciò che noi vogliamo, dio è risorto
Nel mondo che faremo, dio è risorto”

Con osservanza,

Chiara

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