“Ri-fascistizzazione? No, normale dialettica politica”
Loading...13 Giugno 2025
Caro Direttore,
mi sembra doveroso offrire il mio modesto contributo, dopo aver letto l’intervento di un altro lettore sulla ri-fascistizzazione in corso in Italia.
L’età mi consente di dire che chiunque sia al potere dal dopoguerra in poi (destra o sinistra), venga regolarmente attaccato da chi non lo è (destra o sinistra). Dopo tanti anni in cui la destra, estromessa dal potere, ha portato argomenti contro i vari governi da scriverci un’enciclopedia, ora è il loro turno di sopportare ogni tipo di accuse. E quale poteva essere la migliore se non la ri-fascistizzazione, in un paese democratico, dove si tengono libere elezioni, dove a nessuno viene negata la possibilità di esprimere la propria opinione.
Certo, un governo di centrodestra ha una diversa idea -per esempio- sulla sicurezza, ma per questo ci saranno le elezioni del 2027 a ridare la parola al popolo. Come ho apprezzato tante normative dei precedenti governi, non me la sento di dare del fascista ad una norma che -per esempio- rende reato bloccare senza autorizzazione una strada, fermando moltitudini di cittadini che nulla hanno a che fare con una pur legittima protesta. Così come apprezzo la norma sullo sgombero di una casa quando essa è l’unico domicilio di un impotente cittadino che ha solo la colpa di essersi allontanato per qualche giorno. Allo stesso modo mi sembra sia corretto rappresentare come reato una manifestazione violenta (non pacifica o di resistenza passiva) attivata all’interno di un carcere. E via dicendo.
Va da sé che si arrivi ai Referendum, al quale non andrò a votare per manifestare il mio No. Ed è solo una questione di matematica. Se andassi a votare per il No, farei vincere il Sì, perché facendo superare il quorum, logicamente la maggior parte dei voti sarebbe di chi i Referendum li ha voluti ed è andato a votare. Il problema, quindi, non è chi invita all’astensionismo, ma il quorum che andrebbe cancellato. Allora sì che ci si conterebbe davvero e vincerebbe la maggioranza reale del Paese.
F.R.
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L’unica cosa che ho imparato dopo decenni è che non c’è peggior fascista di quello che dice di combattere il fascismo che non esiste.