Rilfessioni su Malpensa e Craxi
7 Gennaio 2010
Egr. Direttore,
vorrei poter dire la mia opinione su quanto ha detto il sig. Marco Gallo su Malpensa. Quando si ha a che fare con persone che non hanno un posto fisso, ma solamente un lavoro a termine e finito il contratto andranno a casa, cosa si vuol pretendere, che facciano il lavoro con passione? Per carità non è un appunto al sig. Gallo, bensì al sistema che non quadra, a dirigenti che personalmente non vorrei aver niente a che fare.Tra l’altro non voglio insegnare niente a nessuno dal momento che i soldi li prendono loro. Fin che è possibile vado in auto anche se è più dispendioso.
A proposito di Craxi, direi che sarebbe ora di finirla di parlare di lui. E’ morto, pace all’anima sua. Finito .Stop. Chiuso. Negli anni novanta avevo giurato che se avessi incontrato, NON cercato, De Lorenzo, Poggiolini e Craxi e avrei spaccato a loro la faccia, per questioni di trasfusioni di sangue e del loro sistema imperante di potere. Uno è morto e gli altri due spero di non incontrarli, ma di leggere quanto prima i loro necrologi. Non mi sono rivolto alla magistratura, perchè immaginavo come sarebbe andata a finire. Craxi è morto, amen. Non facciamo un martire, chi ha contribuito allo sfascio dell’ Italia. Mi spiace di aver detto cose che tenevo dentro da vent’anni, ma continuare a sentire delle beatificazioni,non ho retto. Mi scusi direttore.
Cordiali saluti.
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