Saluti romani e amministrazione pubblica
25 Ottobre 2007
Egregio direttore,
in merito allo scambio di epistole fra la signora D’Adda e il signor Lattuada forse mi sbaglio e non sono aggiornato sull’evoluzione della democrazia, ma trovo che sia molto curioso che possa nascere un dialogo proficuo fra chi afferma di difendere dei valori (D’Adda) e chi sembra non li consideri affatto valori (Lattuada).
Mi pare evidente che chi utilizza il saluto fascista anche da solo in cima a una scogliera dimostra di non averne nessuna considerazione.
Il fatto che poi non lo faccia in pubblico lo valuto solo un’ipocrisia o la furbata di ragazzino. Il tutto sarebbe di scarsa rilevanza e un po’ ridicolo se non fosse che questa gente amministra la città.
Saluti
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