Scuola di Cocquio: una scelta non proprio coraggiosa

12 Settembre 2006

Non sono una mamma direttamente interessata alla chiusura dell’edificio dato che i miei figli sono ormai grandi, ma desidero fare qualche osservazione: per esempio: siamo sicuri che il plesso scolastico di Sant’Andrea sia “a norma” adesso per tutti questi bambini? siamo sicuri che la mensa sia “a norma” (secondo me no, visto che devono già condividerla con gli alunni della scuola media), e la famosa palestra?
Per il fatto che gli alunni provenienti dalla scuola di Cocquio devono essere sistemati in aule decorose, gli alunni della Salvini dovranno rinunciare alle attività svolte in queste, che sicuramente erano laboratori? E la viabilità della via Motto dei Grilli?
Le mie osservazioni nascono dal fatto che della scuola Maletti si parla male almeno dal 1992, quando era iscritto il primo dei miei figli; nessuna amministrazione comunale ha mai deciso di mettere mano a questo edificio, e questo a me sembra molto vergognoso, perchè comunque non dobbiamo perdere di vista il fatto che non è l’EDIFICIO in sè che ci mancherà, ma il fatto che NELL’EDIFICIO lavorano insegnanti che evidentemente soddisfano le esigenze di alunni e genitori. A me sembra che questa decisione sia stata presa in modo molto discutibile: se la perizia era pronta da luglio, come mai l’informazione è arrivata ai genitori e agli insegnanti proprio a ridosso dell’inizio della scuola? Avvisati a tempo debito sia gli uni che gli altri avrebbero potuto SCEGLIERE cosa fare. Non mi riesce proprio di riconoscere che questa sia stata una scelta coraggiosa, ma tant’è…
distinti saluti,