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Se fossimo una nomenclatura, le primarie non esisterebbero

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5 Aprile 2007

Egregio direttore,
mi permetta di rispondere al signor Paolo Dantoni di Gallarate. Nel 2005, L’Unione organizzò, per la prima volta in Italia, quello straordinario evento di partecipazione popolare che furono le primarie.

Bisogna sapere che, per allestire i 120 seggi della Provincia di Varese che permisero a circa 40.000 persone di votare, furono necessari circa 900 volontari, 800 dei quali erano militanti o simpatizzanti di DS e Margherita.

Prima riflessione che sottopongo al signor Dantoni: se i DS e la Margherita fossero, come lui sostiene, nomenclature chiuse nel loro “fortino”, sarebbe stato possibile organizzare le primarie?

Seconda riflessione che sottopongo al signor Dantoni: sia i DS che la Margherita hanno appena concluso i propri Congressi territoriali in quasi tutti i Comuni che hanno coinvolto centinaia di militanti e simpatizzanti, uomini e donne, pensionati e giovani, lavoratori dipendenti e autonomi… Un vero e proprio bagno di democrazia!

Questa fase congressuale è stata ampiamente pubblicizzata con manifesti, volantini, articoli sui giornali su carta e on line, servizi sulle radio e televisioni locali ed è stata aperta alla partecipazione della società civile e di chiunque volesse portare un contributo di idee.
Il dibattito non è durato una sola settimana ma quasi due mesi, febbraio e marzo, e si è parlato, in maniera appassionata, praticamente di tutto: lavoro, scuola, sanità, infrastrutture, ambiente, laicità, diritti civili, pace, uguaglianza, solidarietà, giustizia civile…

Alla fine, la stragrande maggioranza dei votanti ha espresso democraticamente, con voto segreto, la volontà di procedere verso la costituzione del Partito Democratico, un partito nuovo in grado di unire il riformismo socialista, cattolico, laico e ambientalista.
Un partito moderno, popolare, aperto che ridia finalmente voce ai cittadini che da tempo si sono allontanati dalla politica e dai partiti.
Un partito che riaccenda la speranza di avviare la stagione di riforme di cui il nostro Paese ha un disperato bisogno.

Mi spiace che il signor Dantoni non sia stato coinvolto in nessuno dei dibattiti che pure ci sono stati a livello territoriale. Evidentemente
Tuttavia, se desidera partecipare alla discussione sul nascente Partito democratico, che continuerà anche nei prossimi mesi, non c’è nessun problema.
Autorizzo, senz’altro, la redazione di Varesenews a lasciargli il mio indirizzo e-mail e i miei recapiti telefonici affinché possa contattarmi.

Varese, 5 marzo 2007

Fabrizio Mirabelli
Segretario DS Varese

Fabrizio Mirabelli

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