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Sul libro di Michela Murgia “Istruzioni per diventare fascisti”

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8 Novembre 2021

Egr. Direttore,
“Istruzioni per diventare fascisti” è l’ultimo libro scritto da Michela Murgia e uscito con “Repubblica”. La prima reazione che ho avuto, a che cosa serve scrivere queste istruzioni, in un Paese di fatto già abbondantemente fascistizzato, in cui le destre si candidano a ritornare al potere anche senza fare nessuna “Marcia su Roma”. All’inizio mi sono quasi sentito di fare un appello: non leggetelo. Poi ovviamente con un appello del genere sortirebbe l’effetto contrario. Poi per fortuna o sfortuna nostra, la gente non legge i libri.

Rimane comunque un libro che letto, senza una forte coscienza antifascista, rischia di prende per mano il lettore, anche usando il paradosso e la provocazione, cerca quasi indirettamente di convincerlo che poi il fascismo non è quello spauracchio tanto agitato dalla sinistra. Poi oggi è evidente, é diventato inutile e faticoso essere democratici e antifascisti, condannati quindi a prendere questa pillola amara quasi come l’olio di ricino di un tempo.

Che la democrazia sia in crisi purtroppo é vero: La scomparsa di fatto di tutti i partiti, la disaffezione al voto, la sfiducia nelle istituzioni, il dilagare della corruzione e della burocrazia sono tutti elementi che portano la gente comune ad auspicare l’arrivo dell’uomo forte quello che davanti a tutte le telecamere ieri ha affermato: “Ascolto tutti, poi decido io!” una frase spaventosa, tipicamente fascista, che spazza via tutti i valori della nostra Costituzione, ma drammaticamente condivisa oggi dalla maggioranza degli italiani, che senza saperlo o senza volerlo, di fatto, è diventata fascista. Una frase che conferma la tesi che il fascista non governa, ma comanda.

Scrive Michela Murgia nella sua presentazione: “Essere democratici è una fatica immane. Significa fare i conti con la complessità, fornire al maggior numero di persone possibili gli strumenti per decodificare e interpretare il presente, garantire spazi e modalità di partecipazione a chiunque voglia servirsene per migliorare per migliorare lo stare insieme. … Allora perchè continuiamo a perdere il tempo con la democrazia quando possiamo prendere una scorciatoia più rapida e sicura? ”

Certo, diventare fascisti diventa tutto più semplice, si vota ogni cinque anni il “Capo” delegando il potere di governarci senza tanti lacci e laccioli. Ma poi come sempre il capo decide che cinque anni non bastano, si aggiusta la legge e rimane al potere per 10 e poi 15, 20 o 25 anni, peggio di un monarca assoluto. E’ li che poi la gente capisce in ritardo di aver sbagliato, come in Bielorussia che ha un dittatore che comanda da 27 anni, torturando tutti gli oppositori, come fece lo stesso Mussolini.  Siamo sicuri di cestinare con la democrazia la stessa democrazia? Siamo sicuri che sia questa la soluzione ai problemi dell’Italia?

Nel prossimo futuro si potrà starne certi, ripeto, non ci sarà nessuna “Marcia su Roma” al massimo ci saranno tante diffuse marce in diverse città fomentate dai social come per i NOVAX, ci sarà qualcuno che farà il doppio gioco soffiando benzina sul fuoco per poi addossare le responsabilità al Ministro Lamborghese come sta avvenendo tutt’ora. Non ci saranno camicie nere, tutti saranno perfettamente in giacca, cravatta e camicia bianca, ma nei loro programmi c’è l’elezione diretta del Capo dello Stato, picconare la Costituzione con i referendum (come i plebisciti fascisti) emarginare il Parlamento, ridurre i Parlamentari a tanti soldatini disciplinati e saremo arrivato alla dittatura attraverso il metodo democratico.

La domanda che si sono posto e pongo a tutti voi: Serve oggi un libro con le istruzioni per diventare fascisti quando siamo già diventati fascisti? No! Oggi serve il contrario. Ci vorrebbe qualcuno a livello nazionale, magari tra le firme più prestigiose del giornalismo democratico, potrebbe scrivere un libro agevole, di facile lettura, distribuito casa per casa come un tempo si faceva con l’Unità, con un titolo contrario “Istruzioni per diventare democratici e antifascisti” certamente più difficile e complesso da scrivere. Non so se siamo ancora in tempo, anche se ho ho paura che siamo in ritardo.

Una cosa è certa: il libro di Michela Murgia ha il pregio di aver certificato che siamo alla soglia dell’avvento del fascismo, ma non ci dive come evitarlo! Forse nel nome del giornale citato prima, “Unità” sta il programma che serve al nostro Paese per difende la nostra Costituzione.

Emilio Vanoni
Induno Olona

Commenti

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  1. Giorgio Martini Ossola
    Scritto da Giorgio Martini Ossola

    Buongiorno Sig. Vanoni,negli ultimi 20 mesi immagino abbia anche lei notato una recrudescenza dei vecchi metodi da lei citati con una singolare anomalia; la bandiera che sventola non ha questa volta il colore nero ma il rosso.
    Un cordiale saluto
    Giorgio.

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