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Siamo tutti migranti ….. una strada in forte salita

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16 Agosto 2018

Egr. Direttore,
si è tenuto venerdì 27 luglio presso la sala di FILMSTUDIO 90 di via De Cristoforis un primo incontro informale per dare vita ad un coordinamento per tentare di promuovere per la fine di settembre una manifestazione unitaria, la più ampia possibile, con la parole d’ordine molto semplici: “Siamo tutti migranti: accoglienza e solidarietà”

La riunione era stata convocata invitando tutte le associazioni, partiti e sindacati della provincia di Varese, attraverso la posta elettronica o con i telefonini. Può quindi darsi che la comunicazione sia stata imperfetta.

Alla riunione hanno partecipato il gruppo “Donne in Nero”, “Le infermiere delle solidarietà”, Legambiente e il Partito Democratico. Avevano giustificato la loro assenza per impegni già presi l’Anpi, i Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista e la Cgil. Non hanno partecipato alla riunione le Acli, Sinistra Italiana, Liberi e Uguali e altre associazioni o gruppi pacifisti, della cui assenza non conosciamo le motivazioni. Forse a qualcuno non era arrivata la comunicazione.

Che ci sia stata una piccola delusione a questo primo incontro è fuori di dubbio. Le cause cono diverse.
Va detto che ormai da anni il Movimento Pacifista è diventato una sorta di movimento silenzioso. Rispetto al passato, dopo la scomparsa dei partiti, gli episodi di guerre o di violenze sono diventate talmente tanti che bisognerebbe promuovere manifestazioni ogni mese. Ora siamo nella situazione che sia quando vengono uccisi i manifestanti Palestinesi dall’esercito israeliano o sia quando muoiono annegati gli immigrati centinaia di immigrati, nel mare Mediterraneo, il silenzio è quasi totale.

L’unica voce autorevole che si è elevata in questi anni, anche se inascoltata, è quella di Papa Francesco e di quasi tutta la stampa cattolica. Pochi per esempio sanno che Sergio Staino, vignettista storico del giornale de l’Unità, ora scrive alla domenica, le sue pungenti vignette, sull’Avvenire, il giornale dei vescovi italiani.

Poi se uno vuole leggere l’indignazione del popolo italiano sullo scempio compiuto dall’attuale governo sul tema della immigrazione, deve leggersi Famiglia Cristiana, che tutte le settimane dedica tante pagine per fermare il razzismo e la xenofobia dilagante.

Sulla scarsa partecipazione poi ci sono altre motivazioni. Questa iniziativa credo che sia stata vista come una sorta di intrusione da tutti coloro che in questi anni, poco o tanto, hanno fatto sul tema della pace. C’è poi il fatto che il tema della immigrazione rimane un argomento difficile, tale da suscitare scarso consenso e tante divisioni.

I giornali dicono che lo stesso papa Francesco abbia perso 14 punti nell’indice della sua popolarità per colpa della sua insistenza sul tema della solidarietà e della immigrazione, passando dall’85% al 71%. C’è da chiedersi POI se un Papa abbia bisogno di un indice di popolarità o il contrario. Lo stesso Gesù Cristo aveva uno avuto una scarsa popolarità, rispetto alla massa del suo tempo, che alla fine fu messo in croce. Piaccia o non piaccia, anche papa Francesco deve portate la sua croce.

Anche chi scrive ha potuto constatare quanto questo tema provoca divisioni e contrapposizioni in tante associazioni, purtroppo. A livello mondiale tutti i paesi, dalla America alla Europa, il tema della migrazioni ha provocato paure e divisioni, cavalcate da partiti populisti in cerca di voti sulla pelle di questi disperati. L’Europa su questo tema è entrata da tempo in una profonda crisi, costruendo chiusure, muri e fili spinati, quando invece serve accoglienza e solidarietà anche per tutti gli errori, orrori, guerre o rapine commessi in questi anni dal mondo occidentale.

Per tutte queste ragioni, credo che si debba perseguire con tenacia l’obiettivo di promuovere per la fine del mese di settembre a Varese una mobilitazione la più ampia possibile sua questo tema – “siamo tutti migranti” – anche come momento di preparazione alla grande marcia per la pace Perugia Assisi in programma per il 7 di ottobre.

Spero quindi che ci si posa ritrovare ai primi di settembre per concretizzare questa iniziativa. Mi sarebbe piaciuto indicare luogo e data per il prossimo incontro, ma non ci sono riuscito. Se poi si ritiene che chi scrive non sia persona più adatta a promuovere questa cosa, io mi faccio volentieri da parte. Spero di avere da parte di tutti coloro che leggeranno questa lettera, una collaborazione in tal senso, anche con il semplice passa parola, prima di rinunciare definitivamente a questo progetto.

Cordiali saluti
Emilio Vanoni

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