Viviamo tempi che hanno bisogno come il pane dell’utopia
19 Gennaio 2010
Caro direttore,
ieri sera ho seguito in televisione" Lo scandalo della banca romana", la ricostruzione di un fatto di malaffare politico-finanziario-giornalistico-mafioso di fine ottocento
Ho così scoperto che la concussione, la corruzione, la stampa asservita al potere, i parlamentar ie i presidenti del consiglio protetti dalla mafia e dai poteri occulti, il giornalista onesto e il commissario fedele allo stato non sono stati inventati da Craxi e Berlusconi e nemmeno da Di Pietro.
C’erano già, c’erano probabilmente dai tempi di Giulio Cesare e prima ancora.
Questo non giustifica il malaffare, ci mancherebbe, e nemmeno la rassegnazione da parte dei cittadini, anzi; però, non mi stancherò di ripeterlo , invece di odiare quel tanto al pezzo sarebbe utile ragionare e per rispondere brevemente anche all’osservazione del signor Zanetti, smettere di scegliere il meno peggio, non accontentarsi di quel che passa il convento, diventare esigenti e far valere i propri diritti anche nei piccoli soprusi quotidiani.
E’ utopia? Forse, ma viviamo tempi che hanno bisogno come il pane dell’utopia.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.