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Voghera, bastano poche parole maldette per incendiare l’animo delle persone

pistola rapina
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26 Luglio 2021

Caro Direttore,
è senz’altro apprezzabile la manifestazione che si è svolta sabato a Voghera, con una folta partecipazione delle comunità straniere, tesa a rivendicare giustizia per l’omicidio di Youns El  Bousettaoui da parte dell’assessore alla sicurezza  Massimo Adriatici.
Quanto è avvenuto mercoledì sera  è qualcosa di totalmente inaccettabile sul piano della logica e dei rapporti tra le persone, giacchè il disco rotto della legittima difesa invocata da Matteo Salvini è pretestuoso, fuorviante e soprattutto  irrispettoso nei confronti dei familiari della vittima.

Altresì è sorprendente che la sindaca di Voghera non si sia premurata di porgere le condoglianze ai familiari di Youns, come se costoro facessero parte di una seconda classe di cittadini. E’ necessario ,invece, che ci interroghiamo sulle ragioni per cui si è giunti a tanto orrore, dato che dall’esaltazione del gesto di Luca Traini a Macerata nell’inverno del 2018 in avanti, vi è stato chi alla ricerca di pelosi consensi ha legittimato come risolutivo il ricorso al dotarsi di armi, con le conseguenze di cui, purtroppo, siamo spettatori attoniti.

Poichè leggiamo quanto avviene quotidianamente negli Stati Uniti, sarebbe opportuno che i politici di primo piano moderassero i toni del loro linguaggio, in quanto siamo consapevoli che bastano poche parole maldette per incendiare l’animo delle persone.

Cordiali saluti  Gian Marco Martignoni Varese  26-7-2021

Commenti

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  1. Daniele Cortesi
    Scritto da Daniele Cortesi

    salve: vorrei dire la mia a quelle persone che ritengono che il porto d armi sia
    ( pericoloso ) io lo detengo dopo che ho avuto visita dei ladri in casa.Poi vorrei essere in difesa di quelle persone che vengono picchiate derubare violentate ecc..da extra comunitari e non che proprio non hanno il senso del valore della vita. perchè bisogna averlo per loro. O io O te .

  2. massimiliano_buzzi
    Scritto da massimiliano_buzzi

    questa faziosa lettera omette un bel po’ di dettagli sulla vicenda. sarebbe opportuno sottolineare che l’ucciso era persona che stava per essere arrestato per ricettazione, che aveva una serie di provvedimenti di espulsione dal italia per vari reati. “l’omicida” se proprio vogliamo usare un termine epr compiacere i salotti benpensanti è invece un ex agente di polizia, laureatosi con lode in giurispurdenza e tuttora esercitante la professione forense. quindi non un rambo con il coltello tra i denti e l’M16 ben stretto tra le mani.

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